Welfare 2026, al vaglio conferma Bonus Mamme da 40 euro al mese, fondo per anziani non autosufficienti e Piano Casa. Giovedì 9 ottobre approda in aula il Documento Programmatico di finanza pubblica approvato dal Consiglio dei Ministri. Da una prima anticipazione emerge la conferma e il potenziamento del bonus mamme lavoratrici ma anche de fondo per la non autosufficienza. «Al fine di confermare il proprio supporto alla partecipazione e occupazione femminile, nonché alla crescita della natalità, è stata disposta un’integrazione di reddito mensile di 40 euro destinata alle lavoratrici madri nel 2025. Tale misura sarà confermata e potenziata», si legge nel documento.
WELFARE 2026, IL BONUS MAMME LAVORATRICI
Il bonus mamme è stato destinato alle mamme lavoratrici con reddito da lavoro complessivo fino a 40mila euro annui. Si tratta di un contributo di 40 euro per ogni mese lavorato, destinato a lavoratrici con due figli, titolari di contratto a tempo determinato o indeterminato, autonome o libere professioniste fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo; lavoratrici con tre o più figli, titolari di contratto a tempo determinato, autonome o libere professioniste fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
WELFARE 2026, IPOTESI CONFERMA DEL FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
Tra le ipotesi del nuova finanziaria c'è il rifinanziamento del fondo per le non autosufficienze, con le risorse previste per le norme sui caregiver in attesa attuazione. L’obiettivo è quello di supportare le famiglie che affrontano il problema delle persone anziane non autosufficienti.
Il fondo potrebbe essere rifinanziato in particolare sull’assistenza a persone anziane non autosufficienti, anche con soluzioni abitative di coabitazione solidale; servizi sociali di sollievo anche di pronto intervento o durante i periodi feriali; servizi sociali di supporto favorendo anche l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per assistenti sociali.
POLITICHE ABITATIVE, ACCESSO AD ALLOGGI GREEN A SPREZZI SOSTENIBILI
«Sulle politiche abitative, si prevede un potenziamento degli investimenti, sulla base di quanto previsto dalla revisione intermedia dei programmi della politica di coesione, nazionali e regionali, che assegna priorità strategica all’accesso ad alloggi sostenibili e a prezzi accessibili, nonché nell’ambito del Piano Sociale per il Clima». Il Documento programmatico di finanza pubblica «evidenzia che nel corso dei lavori del Tavolo Casa, sono stati presentati i recenti sviluppi dell’attuazione del Piano Casa Italia, per il quale sono state stanziate le prime risorse, pari a 660 milioni, da destinare all’avvio di progetti pilota (100 milioni per gli anni 2027-2028) e al finanziamento del Piano Casa (560 milioni per gli anni 2028-2030). L’iter procedurale finalizzato all’adozione del Piano Casa è in corso di svolgimento».
WELFARE 2026, EROGATI AI COMUNI 60 MILIONI PER I SERVIZI SOCIO EDUCATIVI
«Per l’ampliamento dell’offerta di servizi socioeducativi territoriali a favore dei minori da parte dei comuni e una migliore conciliazione degli impegni dei genitori tra vita e lavoro, sono stati erogati ai comuni, anche nel 2025, finanziamenti per 60 milioni. Tali risorse saranno stanziate in via permanente».