Il 2025 è stato un anno di forte contrasto nel panorama del welfare italiano. Se da un lato l'introduzione di nuove misure e gli aggiornamenti di strumenti esistenti hanno portato una ventata di "luci" per le famiglie e i cittadini in condizione di fragilità, dall'altro l'assenza di riforme strutturali, in particolare sul fronte pensionistico, ha gettato diverse "ombre". In questo contesto dinamico, il Patronato Inac-Cia ha saputo affermarsi come punto di riferimento essenziale, registrando una crescita significativa in termini di attività e vicinanza al cittadino.
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Le Luci del 2025: Nuovo Welfare e Tutele Sociali
Il sistema di welfare italiano ha visto nel 2025 una serie di aggiornamenti volti a rafforzare il sostegno alle fasce più deboli, in particolare anziani non autosufficienti, famiglie e persone con disabilità.
L'Assegno di Inclusione (ADI), misura fondamentale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, ha subito diverse modifiche con la Legge di Bilancio 2025:
• Soglie ISEE e di Reddito Ricalibrate: Le soglie di accesso sono state ritoccate, con l'ISEE innalzato a 10.140 euro (rispetto ai precedenti 9.360 euro). Similmente, il reddito familiare massimo è passato a 6.500 euro. Queste modifiche mirano ad ampliare la platea dei beneficiari, includendo un maggior numero di famiglie in locazione.
• Rinnovo e Percorsi di Attivazione: Per i nuclei familiari che hanno raggiunto il termine del primo periodo di erogazione (18 mesi), il 2025 ha segnato il momento del rinnovo, previa sospensione di un mese e la conferma dell'adesione al Patto di Attivazione Digitale (PAD) e al Patto di Servizio Personalizzato (PSP).
Bonus Anziani e Sostegno alla Non Autosufficienza
Una delle novità più significative è stata l'introduzione della Prestazione Universale per gli Anziani non autosufficienti. Questo nuovo sostegno, non inferiore alle prestazioni preesistenti, è stato destinato a persone:
• Con almeno 80 anni di età.
• Con ISEE non superiore a 6.000 euro.
• Dichiarate non autosufficienti e residenti legalmente in Italia.
Questa misura, con un potenziale di 850 euro mensili (inclusa l'indennità di accompagnamento), rappresenta un passo importante verso una tutela più organica della terza età e della non autosufficienza.
Tutele per la Maternità e Famiglia
Il 2025 ha visto anche l'introduzione del Bonus Mamme, un sostegno una tantum per le madri lavoratrici (dipendenti e con Partita IVA) con due o più figli, volto a supportare la conciliazione vita-lavoro. L'agevolazione ha previsto un'erogazione di 40 euro mensili per il 2025, con requisiti specifici legati all'età del figlio minore e al reddito.
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Le Ombre del 2025: lo stallo sulle Pensioni
Nonostante le misure positive sul fronte assistenziale, il capitolo Pensioni resta l'area di maggiore "ombra" del 2025. La tanto attesa riforma strutturale del sistema previdenziale è rimasta al palo.
• Assenza di Riforme Organiche: Il dibattito politico non ha prodotto un intervento legislativo che superasse la logica delle "quote" e delle finestre temporanee (come la cessata Quota 103 e le sue possibili evoluzioni).
• Incertezza per i Lavoratori: L'assenza di un quadro normativo stabile genera incertezza per i lavoratori prossimi alla pensione, costretti ad affidarsi a finestre di accesso temporanee e spesso meno vantaggiose.
• Focus su Tutele Minime: Gli unici aggiustamenti hanno riguardato misure di dettaglio (come l'estensione della ricongiunzione dei contributi agli iscritti alla Gestione Separata INPS), senza affrontare la questione centrale dell'adeguatezza degli importi futuri.
Questa situazione ha reso l'attività di consulenza e assistenza previdenziale dei Patronati ancora più cruciale per orientare i cittadini attraverso un labirinto di regole complesse e in continua evoluzione.
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L'Azione del Patronato INAC-CIA: Un anno soddisfacente ma con margini di crescita per il 2026, nonostante le pratiche, a livello generale, abbiano una flessione fisiologica.
In questo scenario di contrasti legislativi, l'azione del Patronato Inac-Cia, emanazione della CIA - Agricoltori Italiani, ha rappresentato un faro di competenza e vicinanza. Il 2025 si è chiuso con un bilancio positivo, frutto di un impegno capillare e di una strategia mirata. In generale si fanno meno pensioni e sono sparite le misure che vennero istituite nel periodo del Covid-19
Un servizio capillare per mezzo milione di Famiglie
• Punto di Riferimento Nazionale: Inac-Cia ha superato il traguardo di aver assistito oltre mezzo milione di famiglie su tutto il territorio nazionale.
• Rete Territoriale Potenziata: L'attività è stata gestita attraverso le 88 sedi provinciali e le 256 sedi zonali, che hanno agito come centri nevralgici per l'erogazione di servizi previdenziali, assistenziali, di tutele e migratori.
• Crescita in Attività e Punteggio: L'istituto ha registrato una crescita in termini di attività svolte e ha sviluppato un punteggio più elevato nell'ambito delle valutazioni ministeriali, segno della qualità e dell'efficacia delle prestazioni fornite.
Impegno per i Diritti e Sinergie Strategiche
Inac-Cia ha proseguito il suo ruolo non solo di erogatore di servizi ma anche di difensore dei diritti, portando avanti istanze importanti a livello istituzionale attraverso il coordinamento CIPLA (Coordinamento Italiano Patronati Lavoratori Autonomi). Questo impegno politico-sindacale è stato fondamentale per evidenziare le criticità del sistema e proporre soluzioni concrete, in particolare a favore del mondo agricolo e del lavoro autonomo.
Sono state altresì promosse iniziative di Servizio Civile Universale in agricoltura, a dimostrazione della costante attenzione alle nuove generazioni e al tessuto socio-economico del Paese.
La Forza delle Persone
Questi risultati buoni sono stati conseguiti grazie alla sinergia e alla passione di tutta la struttura. Il Direttore Massimo Lazzarin e al Presidente Alessandro Mastrocinque, hanno guidato l'Inac-Cia verso nuovi obiettivi di efficienza e assistenza. Il successo è merito anche dei coordinatori regionali, dei responsabili provinciali e di zona, degli operatori in prima linea e dello staff della sede centrale, che quotidianamente onorano l'impegno di essere "Qui i Diritti" per ogni cittadino.
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Conclusioni: verso un futuro con meno ombre
Il 2025 ha consolidato la necessità di una rete di assistenza solida e competente, capace di interpretare e navigare la complessa macchina del welfare italiano. Le "luci" del sostegno all'inclusione e alla non autosufficienza ci spingono a guardare con ottimismo al futuro, ma le "ombre" sulle riforme previdenziali richiamano l'urgenza di una politica più coraggiosa e lungimirante.
Inac-Cia, forte dei risultati ottenuti e della fiducia di circa un milione di assistiti, si conferma pronto a raccogliere le sfide del prossimo anno, continuando a crescere e a lottare per i diritti di tutti i cittadini, in attesa che la legislazione italiana possa finalmente tradurre la volontà di tutela in un sistema equo e duraturo.
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