Superbonus lavoro con detrazione fino al 130%: privilegiato giovani, donne ed ex percettori rdc. Si ipotizza una platea di 380 mila aziende beneficiarie. Alla vigilia della festa dei lavoratori, la premier Meloni incontra i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, per anticipare i temi all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di oggi 30 aprile. Come è già accaduto lo scorso anno, il Governo presenta un "pacchetto Primo Maggio", con misure che in aggiunta all'attesa riforma dei fondi di coesione, andranno dal Bonus sulle tredicesime per i lavoratori a basso reddito, agli sgravi per le aziende che assumono, soprattutto al Sud, fino alla detassazione dei premi di produzione. Infatti è previsto il ritorno dell’aliquota al 10% sui premi di produttività. Nella bozza presentata alle sigle sindacali c’è anche un restyling dei premi di produttività a partire dal 2025: addio all’aliquota del 5% e torna quella del 10% fino a 3 mila euro.
SUPERBONUS LAVORO, ATTESO IL BONUS TREDICESIME FINO A 100 EURO MA SOLO PER IL 2024
Sul bonus tredicesime le norme sono ancora in via di definizione. Il viceministro all'Economia Maurizio Leo, a margine della conferenza programmatica di FdI a Pescara, ha assicurato che nel Consiglio dei Ministri riuscirà a portare il decreto legislativo sull'Irpef, attuativo della delega fiscale, che era atteso la scorsa settimana e poi è slittato. Nell'ultima bozza, il bonus tredicesime veniva definito «un'indennità» fino a 100 euro ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28 mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico (anche nato fuori dal matrimonio, ma riconosciuto, adottivo o affidato).
Proprio «a causa della limitatezza delle risorse disponibili», la misura, spiegava la relazione illustrativa, viene limitata al solo 2024, nell'attesa (o nella speranza) di introdurre strutturalmente un regime fiscale sostitutivo sulle tredicesime per i lavoratori dipendenti.
SUPERBONUS LAVORO, DEDUZIONE DEL 120% PER IL COSTO DEL LAVORO
Particolarmente atteso è il dl Coesione, che riscrive le regole per gli oltre 40 miliardi di fondi europei che vengono assegnati all'Italia dall'Unione Europea ogni sette anni. Il decreto contiene però anche una parte che riguarda il lavoro. È qui che saranno infatti declinati i provvedimenti relativi ai sostegni alle aziende che assumono, alle politiche attive e alla formazione. Per un investimento complessivo di 43 miliardi.
Secondo indiscrezioni il decreto interministeriale potrebbe essere già pronto e la voce più interessante potrebbe riguardare la super deduzione sulle assunzioni prevista dal primo modulo della riforma fiscale. La misura prevede una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120%. La percentuale potrebbe salire al 130% per lavoratori giovani, donne e soggetti che percepivano il reddito di cittadinanza. Lo sgravio rivolto a qualsiasi impresa e ai lavoratori autonomi, ma sono esclusi gli imprenditori agricoli e chi esercita attività commerciali in via occasionale. Nel Def di aprile sono state quantificate in 380 mila le realtà imprenditoriali potenzialmente interessate alla misura.
CHI PUO' BENEFICIARE DELLA SUPER DEDUZIONE
Per beneficiare della super deduzione del 120 o 130% si devono rispettare alcuni requisiti:
1. aver esercitato l’attività nei 12 mesi antecedenti al primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023;
2. assicurare un incremento occupazionale: ovvero, il numero dei lavoratori a tempo indeterminato al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 deve essere maggiore rispetto al numero medio di lavoratori a tempo indeterminato del precedente periodo d’imposta.