Stretta sulle pensioni anticipate, dibattito aperto su Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna. Attesa la mini riforma della flessibilità. Il dibattito sulla riforma pensionitica o meglio sull'impronta che si vuole dare nella prossima Legge Finanziaria all'impianto pensionistico, è al vaglio dell'esecutivo e delle parti sociali, oltre che dei tecnici e delle professionalità che stanno promuovendo studi e riflessioni. Alcuni strumenti utilizzabili per l'uscita anticipata sono in scadenza e il Governo dovrà stabilire se prorogarli oppure provvedere ad una sostituzione con altre misure. Si esamina la possibilità di introdurre un allungamento delle finestre per l'accesso alla pensione anticipata solo sulla base dei contributi e indipendentemente dall'età.
STRETTA SULLE PENSIONI ANTICIPATE, AL CENTRO QUOTA 103, APE SOCIALE E OPZIONE DONNA
Quota 103, Ape sociale e Opzione donna sono in queste ore al centro del confronto. Si discute di un possibile allungamento delle finestre per l’accesso alla pensione anticipata, che potrebbe portare a un’uscita dal lavoro dopo 43 anni e 4 mesi per gli uomini e 42 anni e 4 mesi per le donne, ma è stata avanzata l'ipotesi anche di una interruzione dell'Ape Sociale. Gli esperti del Mef stanno valutando anche un intervento sul Tfr e la possibilità di destinare una quota obbligatoria alle forme integrative. La decisione sarà presa nelle prossime settimane, ma già nel vertice del 30 agosto si discuterà dell’argomento.
STRETTA SULLE PENSIONI ANTICIPATE, C'E' L'IPOTESI ALLUNGAMENTO A SETTE MESI PER TUTTI I LAVORATORI
Questo comporterebbe che agli attuali tre mesi si passerebbe a 6/7 mesi- che corrispondono a 6/9 per il pubblico impiego. Invece è escluso un ricalcolo contributivo della pensione anticipata. L'aumento delle finestre porterebbe così all'uscita dal lavoro dopo 43 anni e 4 mesi per gli uomini e dopo 42 anni e 4 mesi per le donne. Si può sempre uscire a 42 anni e 10 mesi (41 anni e 10 mesi le donne) ma in tal caso si resterebbe per sei mesi, il lasso di tempo di differimento, senza stipendio e pensione.
L’allungamento non dovrebbe coinvolgere le pensioni di vecchiaia per le quali, come noto, non è prevista attualmente l’applicazione di alcuna finestra mobile, né le altre prestazioni pensionistiche.
STRETTA SULLE PENSIONI ANTICIPATE, INCOGNITA SULLA PROROGA DI QUOTA 103 AL 2025
Il Governo dovrà decidere se prorogare per il prossimo anno l’attuale Quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi) con ricalcolo contributivo dell’assegno e tetto alla rendita fissato a quattro volte il trattamento minimo Inps fino al raggiungimento del 67° anno di età. La misura sarebbe abbinata al rilancio del cosiddetto "bonus Maroni", cioè rendere economicamente più allettante restare sul posto di lavoro anche al maturare dei requisiti previdenziali.
Quindi, chi pur avendo compiuto 62 anni e maturato 41 anni di contributi, deciderà di non usare lo scivolo pensionistico, può ottenere in busta paga (su domanda all’Inps) un aumento del 9,19 per cento, ossia l’esenzione dal versamento dei contributi sullo stipendio dovuti dal lavoratore.
Una decisione è attesa anche sull’eventuale proroga di opzione donna, che da un paio d’anni ha subito un profondo giro di vite, e sull’ape sociale i cui requisiti anagrafici sono stati innalzati quest’anno da 63 anni a 63 anni e 5 mesi.
STRETTA SULLE PENSIONI ANTICIPATE, INPS DIVULGA I DATI SUI FLUSSI DI PENSIONAMENTO
Inps ha diffuso alcuni dati tratti dal Monitoraggio sui flussi di pensionamento. Le pensioni anticipate decorrenti nei primi sei mesi del 2024 sono state 99.707 e tra queste 27.962 hanno riguardato persone con meno di 60 anni. Il 28% di chi è andato in pensione, in altre parole, lo ha fatto prima di compiere 60 anni. Il dato è legato al lavoro precoce e al canale di uscita che consente il pensionamento una volta raggiunti i 42 anni e 10 mesi di contributi e attesi i tre mesi di finestra mobile previsti.
Il numero più consistente è quello dei lavoratori dipendenti del settore privato, con 17.074 pensioni anticipate erogate prima dei 60 anni con il 33% del totale. Sono invece circa la metà delle pensioni anticipate quelle erogate prima dei 62 anni, età soglia per potere invece accedere a Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi oltre a 7 mesi di finestra mobile nel privato e 9 nel pubblico).