Stop ai contributi per due anni a chi assume badanti per anziani ultra ottantenni. La misura riguarda i lavoratori domestici che assistono persone anziane non autosufficienti. E' prevista dalla legge di Bilancio 2024 ed è stata inserita nel decreto Pnrr approdato di recente in Consiglio dei Ministri. Lo sgravio totale dei contributi per due anni scatta in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani.
Le persone oggetto di assistenza devono avere un’età anagrafica di almeno 80 anni, e devono essere già titolari dell’indennità di accompagnamento.
La copertura degli oneri, pari a 10 milioni di euro per l’anno 2024, a 39,9 milioni per l’anno 2025, a 58,8 milioni per l’anno 2026, a 27,9 milioni per l’anno 2027 e a 0,6 milioni per l’anno 2028, è assicurata, si legge ancora nella bozza, dal programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027.
STOP AI CONTRIBUTI PER DUE ANNI A CHI ASSUME BADANTI
La finestra temporale per usufruire dell'agevolazione va dal 1 aprile 2024 fino al 31 dicembre 2025 e per un periodo massimo di 24 mesi. È previsto un limite massimo di importo di 3.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base trimestrale, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Il datore di lavoro destinatario della prestazione deve possedere un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro.
STOP AI CONTRIBUTI PER DUE ANNI PER CHI ASSUME BADANTI, I REQUISITI
Il beneficio non spetta nel caso in cui tra il medesimo lavoratore e il medesimo datore di lavoro o persona del suo nucleo familiare sia cessato un rapporto di lavoro domestico. Neppure nel caso in cui tra il lavoratore e il datore di lavoro o persona del suo nucleo familiare sia cessato un rapporto di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani da meno di sei mesi.
L’obiettivo è favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.