Giovani, volenterosi, ma anche creativi, grafici ed empatici: sono i volontari del Servizio Civile Universale “Digitale” che stanno portando avanti i loro progetti all’interno del patronato Inac, promosso dalla Cia-Agricoltori Italiani.
Hanno una missione precisa, sostenere le persone, in particolare anziani, disorientati e travolti dalla “valanga digitale” che ha rapidamente mutato le loro abitudini nel rapporto con la burocrazia e i servizi. SPID, App, web, Social, CIE, PEC, on line, si rivelano parole di difficile comprensione, ancora oggi, per molti concittadini. Basti pensare che neanche il 30 per cento degli italiani dispone di uno SPID, uno strumento di identificazione ormai indispensabile per dialogare con la PA.
In questo contesto, muove il progetto e le azioni dei volontari di Inac-Cia che fanno sportello di “prossimità” per quell’utenza che si rivolge alle sedi per avanzare le proprie istanze, in materia di Welfare, Tutela, invalidità e diritti pensionistici. Infatti, è ancora vasta l’utenza che non è in grado di orientarsi nella realtà digitale. Non a caso, i volontari del Servizio Civile Digitale sono proprio definiti da protocollo normativo: “Facilitatori digitali”.
Questi ragazzi si sono ritagliati il ruolo di “angeli custodi” per quei cittadini in difficoltà con le moderne tecnologie, dei veri e propri “tutorial live”, non avatar per persone in carne ed ossa, che spiegano, passo passo, come utilizzare gli strumenti digitali.
Per fare questo, da subito, hanno elaborato e creato dei materiali divulgativi e informativi, semplici e diretti. Un vademecum e un piccolo manuale d’istruzione semplificato, che utilizzano per informare e compiere opera di divulgazione, all’interno dei desk di accoglienza o nelle sale di attesa dei patronati territoriali. Accanto a questa attività, organizzano anche incontri collettivi con gli anziani, e non solo, per un’assistenza in presenza.
I volontari hanno dunque chiuso la “filiera dell’informazione”, partendo dallo studio dei contenuti da diffondere, progettando gli aspetti grafici e creativi e infine realizzando il prodotto. Chiaramente, nel loro percorso, hanno potuto contare sulla supervisione degli OLP di Inac-Cia e la struttura del patronato stesso sosterrà e rafforzerà gli aspetti legati alla promozione e comunicazione di questa specifica attività.