Rivalutazione assegno unico, come cambiano gli importi nel 2026. Aggiornati anche i limiti Isee. Come ogni anno, anche per il 2026 gli importi riconosciuti dall’INPS saranno adeguati sulla base dell’inflazione.
La rivalutazione degli importi avviene in base alla variazione dell’indice del costo della vita, ossia dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Il valore è stato stimato nei mesi scorsi all’1,7 per cento ma quello definitivo potrebbe essere più basso. Le ultime proiezioni, infatti, mostrano un valore compreso tra l’1,4 e l’1,5 per cento, come è già stato acclarato per l'aumento pensionistico.
RIVALUTAZIONE ASSEGNO UNICO, ECCO LA SIMULAZIONE DI COME CAMBIANO GLI IMPORTI
La prestazione INPS riconosciuta alle famiglie con figli a carico deve essere adeguata ogni anno in base all’inflazione. Per il 2025 la variazione è stata pari allo 0,8 per cento. Infatti per effetto dell’ultimo adeguamento, l’importo base della prestazione per figlio minorenne, senza alcuna maggiorazione, parte da un minimo di 57,50 euro, in assenza di ISEE o con un valore pari o superiore a 45.939,56 euro, fino a un massimo di 201 euro per chi ha un ISEE fino a 17.227,33 euro.
Di seguito la tabella che simula la rivalutazione degli importi minimi e massimi prendendo in considerazione la variazione dell’1,4 per cento che quella dell’1,7 per cento.
| Importo minimo 2025 | Rivalutazione dell’1,7% | Rivalutazione dell’1,4% | Importo massimo 2025 | Rivalutazione dell’1,7% | Rivalutazione dell’1,4% |
|---|---|---|---|---|---|
| 57,50 | 58,47 | 58,30 | 201 | 204,41 | 203,81 |
RIVALUTAZIONE ASSEGNO UNICO, CAMBIA LA SOGLIA DELL'ISEE
Con l’assegno unico le famiglie non ottengono tutte la stessa somma. Il valore della prestazione, infatti, viene determinato sulla base di specifici fattori tra cui il valore ISEE del nucleo familiare.
Ad essere rivalutate secondo tale criterio sono anche le diverse soglie ISEE. Nel 2025 un ISEE sotto i 17.227,33 euro garantisce l’importo massimo del beneficio. Prendendo come riferimento la variazione dell’1,4 per cento, tale soglia si alzerebbe a 17.468,51 euro.
Stessa operazione per la soglia massima, oltre la quale si ottiene l’importo minimo. Con una rivalutazione dell’1,4 per cento passerebbe da 45.939,56 a 46.582,71 euro.
RIVALUTAZIONE ASSEGNO UNICO, GLI AUMENTI PREVISTI
Ad aumentare sono anche le diverse maggiorazioni previste. Ad esempio, la maggiorazione per i figli non autosufficienti con meno di 21 anni passerebbe (prendendo sempre come riferimento la variazione dell’1,4 per cento) dagli attuali 120,60 euro a 122,28 euro al mese, mentre quella prevista per i figli oltre il secondo passerebbe da 97,7 a 99,06 euro.
RIVALUTAZIONE ASSEGNO UNICO, E' SEMPRE NECESSARIO PRESENTARE L'ISEE AGGIORNATO PER IL RICEVERE IL BENEFICIO
Per poter ottenere l’assegno con l’importo adeguato è necessario presentare l’ISEE aggiornato al nuovo anno. Chi provvede entro la scadenza di fine febbraio può stare tranquillo. In assenza della dichiarazione, da marzo si riceverà l’importo minimo della prestazione.
In questo caso c’è comunque tempo fino al 30 giugno per provvedere all’adempimento e ottenere tutti gli arretrati spettanti. Chi salta anche questa scadenza, invece, continuerà a ricevere l’importo minimo e non potrà ottenere alcun arretrato.