Rischio danni da calore per i lavoratori, nelle linee guida dell'Ispettorato del Lavoro c'è anche la cassa integrazione. Il caldo rovente delle ultime 48 ore spingono l'Ispettorato nazionale a intervenire sulla sicurezza dei lavoratori. Nella nota pubblicata il 13 luglio scorso (5056/2023) l'ispettorato si pronuncia sulle precauzioni, i settori a rischio, gli strumenti e la Cassa integrazione.
RISCHIO DANNI DA CALORE PER I LAVORATORI, ISTRUZIONI E METODOLOGIE DI MITIGAZIONE
Alla luce dell'estrema ondata di calore l'Ispettorato riepiloga le principali indicazioni per la tutela della salute dei lavoratori, sia per i datori di lavoro che per gli ispettori.
Sulla valutazione dei rischi da stress termico e l’individuazione delle relative misure di mitigazione, l'Ispettorato richiama i documenti INAIL su Agenti Fisici e sullo stress termico in cui sono fornite le informazioni sulle tecniche di misurazione controllo della temperatura e dello stress termico.
Per gli ispettori informa che sono disponibili anche le norme tecniche di riferimento, consultabili sulla banca dati UNI. Così come è possibile fare riferimento al sito https://www.worklimate.it, e in particolare agli strumenti reperibili nelle relative sezioni con particolare riguardo ai sistemi di allerta meteo-climatica, anche personalizzati, specifici per i settori occupazionali.
RISCHIO DANNI DA CALORE PER I LAVORATORI, L'INAIL IN PRIMA LINEA
Nella “Guida informativa per la gestione del rischio caldo”, pubblicata dall'INAIL sono presenti le informative per i datori di lavoro in merito alle patologie da calore e ai fattori che contribuiscono alla loro insorgenza. Inoltre è possibile consultare un apposito decalogo dedicato alla relativa prevenzione.
L’esposizione eccessiva allo stress termico comporta l’aumento del rischio infortunistico in particolare nei settori piu esposti ovvero
edilizia civile e stradale (con particolare rilevanza per i cantieri e i siti industriali), comparto estrattivo, settore agricolo e della manutenzione del verde, comparto marittimo e balneare.
RISCHIO DANNI DA CALORE PER I LAVORATORI, C'E' LA CASSA INTEGRAZIONE
La Nota 5056 pubblicata dall'Ispettorato del Lavoro ricorda la possibilità per i datori di lavoro di richiedere all'INPS le prestazioni di integrazione salariale in caso di situazioni climatiche avverse, tra cui il caldo estremo .
Sulla questione si è già pronunciato l'Inps nel 2022, dove ha sottolineato che la CIGO per temperature elevate è riconoscibile in tutti i casi in cui «il datore di lavoro, su indicazione del responsabile della sicurezza dell'azienda» dispone la sospensione/riduzione delle lavorazioni in quanto sussistono rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori, purché «le cause che hanno determinato detta sospensione/riduzione non siano imputabili al datore di lavoro stesso o ai lavoratori».
La causale del meteo avverso comprende infatti anche le temperature elevate, ovvero temperature anche al disotto dei 35 gradi centigradi, considerando che la temperatura percepita può essere più elevata di quella reale.