Restituzione Naspi anticipata, l'Inps recepisce la sentenza della Corte Costituzionale: non è dovuta se il lavoratore è costretto a riprendere il lavoro per forza maggiore. Con il recente messaggio, l'Istituto chiarisce che a seguito della sentenza n.90/2024 della Corte Costituzionale, la rioccupazione come dipendente, dopo aver cessato un’attività autonoma o imprenditoriale avviata con l’anticipo della Naspi, non implica automaticamente l’obbligo di restituire l’intera indennità di disoccupazione ricevuta.
NASPI ANTICIPATA, DI COSA SI TRATTA
L’anticipo Naspi consente di ricevere in un’unica soluzione il totale delle mensilità residue dell’indennità di disoccupazione. Questa opzione è pensata per supportare l’auto-imprenditorialità, permettendo di avviare un’attività autonoma o imprenditoriale, oppure di entrare in una cooperativa come socio lavoratore.
Prima dell’intervento della Corte Costituzionale, chi trovava un’occupazione subordinata prima della scadenza della Naspi anticipata era obbligato a restituire l’intera somma ricevuta. Il vincolo è stato ora rivisitato per tutelare coloro che si trovano in difficoltà per cause indipendenti dalla propria volontà.
RESTITUZIONE DELLA NASPI, LA DECISIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE
Con la sentenza del 2024, la Corte Costituzionale ha ritenuto sproporzionata la norma che imponeva la restituzione integrale della Naspi anticipata, senza distinguere tra chi cessava volontariamente la propria attività e chi, invece, era costretto a farlo a causa di eventi imprevedibili. Il principio di equità ha spinto i giudici a stabilire che l’obbligo di rimborso debba essere commisurato alle reali condizioni del lavoratore. Se l’interruzione dell’attività è causata da forza maggiore, richiedere la restituzione totale della Naspi anticipata sarebbe ingiusto. La norma è stata modificata, limitando l’obbligo di rimborso alla durata del nuovo rapporto di lavoro subordinato.
NASPI ANTICIPATA, L'INPS CHIARISCE I DOVERI DEL BENEFICIARIO CHE TROVA IMPIEGO
A seguito della sentenza, l’Inps ha precisato che, nel caso in cui un beneficiario della Naspi anticipata interrompa l’attività e trovi un impiego subordinato, procederà con la:
Se l’istruttoria conferma che l’interruzione dell’attività è avvenuta per cause indipendenti dalla volontà del lavoratore (cause di forza maggiore), l’obbligo di restituzione della Naspi anticipata non sarà totale, ma sarà ridotto in base alla durata del nuovo impiego subordinato.
NASPI ANTICIPATA, QUALI SONO LE CAUSE DI FORZA MAGGIORE
Tra le cause di forza maggiore sono incluse:
NASPI ANTICIPATA, QUANDO VA RESTITUITA INTEGRALMENTE
Al contrario, se l’attività viene chiusa per motivi ordinari, il beneficiario dovrà restituire l’intero importo della Naspi anticipata. Tra le cause di forza maggiore non rientrano infatti:
Distinguere tra difficoltà impreviste ed errori gestionali è quindi essenziale per determinare se e in che misura la Naspi anticipata debba essere restituita.