Reddito alimentare, il Ministero del Lavoro pubblica l'avviso per le città metropolitane. Nella giornata mondiale contro lo spreco alimentare, il Dicastero guidato da Marina Calderone pubblica l’Avviso 1/2023, rivolto ai Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo, per la presentazione di progetti di Reddito alimentare finalizzati alla riduzione dello spreco alimentare attraverso la gestione delle eccedenze con azioni di solidarietà sociale.
REDDITO ALIMENTARE, LA SPERIMENTAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE GRATUITA DI PRODOTTI INVENDUTI
Com’è noto, il Reddito alimentare rappresenta un aiuto per le persone in condizione di grave povertà che consiste nella distribuzione gratuita, anche tramite gli Enti del Terzo Settore, di prodotti alimentari invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, in quanto non idonei alla vendita, ad esempio a causa delle confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza. Con tale strumento si raggiunge un duplice obiettivo: combattere lo spreco alimentare e fornire un aiuto concreto alle persone in condizione di povertà assoluta e a coloro che hanno difficoltà a fare la spesa quotidiana.
REDDITO ALIMENTARE, COINVOLTI GLI ENTI DEL TERZO SETTORE
Tali progetti, che costituiscono una prima sperimentazione della misura, vedranno il coinvolgimento di soggetti pubblici o Enti del Terzo settore, già attivi nell’ambito dell’assistenza alimentare a persone in condizione di grave deprivazione materiale, e degli operatori del settore alimentare che si renderanno disponibili a donare i prodotti alimentari invenduti che saranno, successivamente, consegnati ai destinatari finali della misura.
Per consentire il corretto tracciamento dei prodotti alimentari e delle fasi di presentazione, gestione, controllo e rendicontazione dei progetti, il Ministero del Lavoro ha realizzato un sistema informativo gestionale specifico, che sarà attivo anche per la ricezione delle progettualità a partire dal 22 febbraio.
Le proposte progettuali dovranno essere presentate entro le 13:00 del 31 marzo 2024.