Rapporto annuale Inail 2023. Il presidente del Patronato Inac-Cia Alessandro Mastrocinque tra gli invitati questa mattina alla presentazione della relazione annuale dell'Istituto che si è tenuta presso l'Aula del palazzo dei Gruppi Parlamentari, alla presenza di ministri e istituzioni. Il report licenziato rivela un aumento di oltre il 19% delle denunce di malattie professionali. "L'usura del lavoro fisico occupa la percentuale maggiore di riconoscimenti sottoscritti da Inail" ha commentato il presidente al termine dei lavori.
"La fattispecie di malattia professionale che occupa il primo posto nella classifica ci vede impegnati in prima linea. Come Patronato siamo protagonisti di una battaglia di civiltà e nell'affiancamento ai cittadini per il riconoscimento dei loro diritti. Ogni giorno gli operatori di Inac- Cia offrono ai lavoratori la possibilità di confrontarsi e analizzare caso per caso, bisogni e opportunità. Nessuno viene lasciato indietro, nessuno viene lasciato da solo". Poi la considerazione sulla necessità di adottare politiche di prevenzione e sul dato che riguarda i controlli e nelle aziende. "Il 94% per cento circa delle aziende ispezionate risulta non in regola con le prescrizioni sulla salute e sicurezza sul lavoro: finora si è parlato di costi ma invitiamo tutti ad attingere alle risorse stanziate per mettere in sicurezza le aziende. Le persone vengono prima di tutto".
RELAZIONE ANNUALE INAIL 2023, IN CALO GLI INFORTUNI E I CASI MORTALI
I dati sulle denunce di infortunio nel 2023 hanno registrato, rispetto all’anno precedente, una diminuzione sia dei casi in complesso, sia degli infortuni mortali. Le denunce rilevate sono state oltre 590 mila (-16,1% rispetto alle circa 704 mila del 2022) di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% rispetto alle 1.268 del 2022). Nel 2023 gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 375.578 (il 64% delle
denunce), di cui il 18,1% “fuori dall’azienda” (cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o in itinere). Restano da definire ancora 29 mila casi in istruttoria. Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono stati 550 (il 48% delle denunce), di cui il 52,2% “fuori dall’azienda” (cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o in itinere); 51 i casi ancora in istruttoria.
Le denunce di malattie professionali nel 2023 sono state oltre 72 mila (+19,8% rispetto al 2022). Un aumento comunque atteso dopo la forte flessione che, a causa della pandemia da Covid-19, ha caratterizzato il 2020 (circa 45 mila le denunce pervenute) e in minor misura il 2021 (con poco più di 55 mila casi). È importante precisare che le denunce riguardano le malattie e non i soggetti
ammalati, che sono circa 49 mila (per un singolo lavoratore possono risultare protocollate più denunce se afflitto da diverse patologie). Le malattie professionali riconosciute nel 2023 sono state 27.581, oltre 5 mila le pratiche ancora in istruttoria.
RELAZIONE ANNUALE INAIL 2023, LA PRESIDENTE MELONI: LA SICUREZZA SUL LAVORO E' UNA PRIORITA'
Come sottolineato nel messaggio inviato a D’Ascenzo dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “la presentazione della Relazione annuale dell’Inail rappresenta una preziosa occasione per conoscere l’andamento infortunistico e delle malattie professionali e analizzare i dati statistici sul fenomeno, che sono lo strumento indispensabile per indirizzare le politiche di prevenzione. La sicurezza sul lavoro è una priorità che questo governo ha posto al centro della sua azione, a partire dal confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché la sinergia tra istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese è la chiave di volta per diffondere la cultura della prevenzione e ridurre così gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali”. Per Meloni “la sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto di ogni lavoratore. Garantire questo diritto è una priorità permanente, che deve vedere tutti in prima fila. L’Inail gioca da sempre un ruolo determinante e io credo che le sue competenze e le sue professionalità possano essere decisive per costruire, insieme, una efficace e comune strategia nazionale per il contrasto del fenomeno infortunistico”.
DAI FINANZIAMENTI PER L'INNOVAZIONE ALLA FORMAZIONE: ADOTTATE TANTE INIZIATIVE
“Questa azione comune – ha spiegato il presidente dell’Inail – potrà innestarsi sulla pluralità di iniziative che abbiamo adottato, dall’erogazione di finanziamenti alle aziende che innovano impianti e processi produttivi in logica di prevenzione alla premialità di matrice assicurativa per le imprese che investono in sicurezza, dalle attività di informazione e formazione volte a innalzare i livelli di conoscenza e consapevolezza del rischio alla valorizzazione della ricerca, che deve saper trasferire i risultati dell’innovazione al mondo produttivo”.
Altrettanto importante è “l’intensificazione dei rapporti di collaborazione col sistema datoriale, mediante l’apporto consulenziale qualificato, il potenziamento della funzione di vigilanza sulla regolarità del rapporto assicurativo e lo sviluppo di un ecosistema di comunicazione originale, capace di individuare un linguaggio chiaro, corretto, comprensibile ed efficace per il pieno dispiegamento dei diritti di cittadinanza”.