Proroga Ape Sociale 2024, Inac-Cia illustra tutte le novità. Il responsabile tecnico normativo del patronato Inac-Cia Romolo Esposito illustra tutte le novità sul tema contenute nella Legge di Bilancio 2023. "Nello specifico cambia il requisito anagrafico richiesto per l’accesso alla prestazione che passa a 63 anni e 5 mesi. Detto requisito è richiesto anche per chi ha maturato i requisiti in anni precedenti ma presenta la certificazione dei requisiti d’accesso nel 2024.
PROROGA APE SOCIALE 2024, LE CATEGORIE INTERESSATE
Nessuna novità, invece, per quanto riguarda le categorie interessate, che restano quelle previste dalla legge 232/2016 (disoccupati, invalidi almeno al 74%, caregivers, gravosi). In particolare, per quanto riguarda le professioni gravose, contrariamente a quanto si rilevava da una prima lettura della norma, grazie ad una interpretazione estensiva del MLPS e dell’Inps volta a favorire l’accesso ad una platea più ampia, oltre alle categorie standard previste dall’allegato C della legge 232/2016 il beneficio continua ad applicarsi anche alle 23 categorie introdotte dal 2022 dalla cd. commissione Damiano. Così come restano le agevolazioni contributive per edili e ceramisti.
PROROGA APE SOCIALE 2024, INTRODOTTA INCUMULABILITA' DELLA PRESTAZIONE CON REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE E AUTONOMO
Viene, invece, introdotta l’incumulabilità della prestazione con i redditi da lavoro dipendente ed autonomo fatta eccezione per i redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale entro il limite annuo di 5.000 euro. In caso di svolgimento di attività lavorativa o autonoma o occasionale autonoma, con reddito superiore ai 5.000 euro annui, si decade dalla prestazione. Ai fini della decadenza rilevano le attività svolte dalla decorrenza della prestazione fino al raggiungimento del requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia.
Così come ai fini del superamento del requisito reddituale, per il lavoro autonomo occasionale, si fa riferimento al reddito annuo percepito nel periodo di godimento dell’Ape, quindi rilevano anche i redditi riferiti ad attività svolta nel periodo precedente la decorrenza della prestazione e nel periodo successivo al compimento dell’età per la vecchiaia.
I percettori di Ape Sociale devono comunicare ogni variazione rilevante ai fini della suddetta incumulabilità entro 5 giorni dal verificarsi dell’evento, trascorsi i quali sulle somme indebitamente percepite saranno dovuti anche gli interessi legali.
Coloro che hanno ricevuto la certificazione dei requisiti di accesso in anni precedenti il 2024, sono soggetti al vecchio limite di incumulabilità, che prevede la compatibilità con i redditi da lavoro dipendente o parasubordinato nel limite di euro 8.000 annui e con i redditi da lavoro autonomo entro il limite di euro 4.800.
PROROGA APE SOCIALE 2024, LE SCADENZE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Confermate le scadenze per la presentazione delle domande di certificazione dei requisiti di accesso:
dal 1° gennaio al 31 marzo (istanza tempestiva);
dal 1° aprile al 15 luglio;
dal 16 luglio al 30 novembre (istanza tardiva).
Come di consueto resta fermo il principio secondo il quale le domande presentate dopo ciascuna finestra temporale e, comunque, non oltre il 30 novembre saranno prese in considerazione dall’Inps esclusivamente se all’esito del monitoraggio dello “scaglione” precedente residuano le necessarie risorse finanziarie.
PROROGA APE SOCIALE 2024, LE COMUNICAZIONI INPS SULL'ESITO DELL'ISTRUTTORIA
A tal fine l’Inps comunica l’esito dell’istruttoria delle istanze di certificazione dei requisiti d’accesso entro il:
30 giugno 2024 per le domande presentate entro il 31/03/2024;
15 ottobre 2024 per le domande presentate entro il 15/07/2024;
31 dicembre 2024 per le domande presentate dal 16/07/2024 al 30/11/2024.
La prestazione in presenza di tutti i requisiti richiesti decorre dal mese successivo alla presentazione della domanda, fermo restando che per chi perfeziona le condizioni nel 2024 non può avere decorrenza anteriore al 1° febbraio 2024.