Prestazione universale anziani, pagamento quota integrativa: 30 giorni di tempo per presentare documentazione relativa alla quota di assistenza. Con il recente messaggio del 5 maggio scorso, l'Istituto di Previdenza rende note le modalità operative per la gestione delle domande che hanno avuto esito negativo o incompleto dei controlli automatizzati, e sul pagamento degli arretrati del nuovo bonus per anziani non autosufficienti da parte delle sedi Inps territoriali. Inps sottolinea in particolare il termine di 30 giorni per l'invio da parte degli interessati, della documentazione relativa alla quota integrativa per l'assistenza.
PRESTAZIONE UNIVERSALE ANZIANI, LE VERIFICHE DEGLI UFFICI TERRITORIALI INPS
Il messaggio dell'Istituto chiarisce che le Strutture territoriali dovranno occuparsi delle domande escluse dalla procedura centralizzata, ovvero quelle con almeno un controllo fallito su uno dei seguenti requisiti: ISEE, indennità, composizione nucleo o documentazione sanitaria.
Dal punto di vista operativo:
Se l’ISEE risulta difforme o mancante, la sede INPS deve contattare l’interessato o il patronato per risolvere la situazione. Se confermato il mancato requisito, viene emesso un provvedimento di reiezione con causale esplicita.
Per l’indennità di accompagnamento, la sede verifica manualmente la sussistenza dei presupposti (es. contenziosi o sospensioni), ed eventualmente forza l’esito.
Le dichiarazioni del richiedente vengono confrontate con l’Anagrafe ANPR e gli archivi interni INPS per verificare la composizione del nucleo e la presenza di disabili conviventi. In caso di discrepanze, è la struttura territoriale a dover accertare e validare le informazioni.
PRESTAZIONE UNIVERSALE ANZIANI, I DOCUMENTI PER PAGAMENTO ARRETRATI DELLA QUOTA INTEGRATIVA
Inps precisa che il pagamento degli arretrati dell’“assegno di assistenza” avverrà solo dopo verifica della documentazione giustificativa, che va trasmessa entro 30 giorni dalla notifica dell’accoglimento.
Sono ammessi due soli tipi di documentazione, alternativi e non cumulabili:
Contratti e buste paga per il rimborso di spese per lavoro domestico.
Fatture elettroniche per servizi professionali di cura/assistenza.
Ogni mese di arretrato sarà verificato singolarmente dalla sede INPS, che procederà allo sblocco solo se la documentazione è completa e coerente. In caso di incongruenze, la mensilità sarà bloccata definitivamente.