Pensioni, Durigon annuncia la riforma per il 2024: Quota 41 con ricalcolo contributivo. Il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon interviene per annunciare la riforma pensionistica. Una modifica strutturale dell'impalcatura della previdenza sociale era stata ausipicata già un anno fa, con la stesura della Legge di Bilancio 2023. Ma la difficoltà a far quadrare i conti ha reso necessario un rinvio delle modifiche strutturali, in attesa di una maggiore definizione degli indirizzi da mettere in campo.
PENSIONI, DURIGON RILANCIA QUOTA 41
La riforma delle pensioni annunciata da Durigon guarda alla flessibilità e alle nuove esigenze del mercato del lavoro. A questo proposito in una recente intervista rilasciata a La Repubblica, sottolinea l’introduzione di “Quota 41”, e ribadisce una posizione già precedentemente illustrata dalla Lega. La misura permette l’uscita dal mondo del lavoro dopo 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età. Si tratta del tentativo di offrire una maggiore flessibilità previdenziale e di rispondere alle criticità sollevate dalla legge Fornero.
PENSIONI, SI PUNTA A RIDURRE L'IMPATTO DELLE PENSIONI RETRIBUTIVE
Nonostante l’obiettivo di abolire la legge Fornero, la cancellazione totale comporterebbe un aggravio di spese non sostenibili. Per questa ragione la strategia attuale si concentra su correzioni e aggiustamenti, come l’introduzione di salvaguardie e la progressiva riduzione dell’impatto delle pensioni retributive.
A questo Durigon aggiunge una valutazione sul tema dell'aspettativa di vita, che è un fattore cruciale nella definizione delle politiche pensionistiche. Infatti su questo punto la Lega ha proposto di bloccare temporaneamente l’aumento dell’età pensionabile legata all’aspettativa di vita, proponendo al contempo la Quota 41 con opzioni di ricalcolo contributivo.
PENSIONI, ASSISTERE I GIOVANI E LE IMPRESE CON INCENTIVI A RECUPERARE GLI ANNI DI FORMAZIONE
Il Sottosegretario al Lavoro riconosce che la flessibilità previdenziale sotto i 41 anni di contributi è impraticabile. Pertanto propone di assistere i giovani e le imprese nel colmare eventuali lacune contributive e nel recuperare gli anni di formazione attraverso incentivi. Si promuove anche la previdenza complementare, evidenziando l’importanza di strategie pensionistiche inclusive e proattive.