Pensioni, Daniela Zilli (Anp-Cia): "Il Italia circa 188 anziani ogni 100 giovani". “I pensionati in Italia nel 2022 sono risultati essere 16,1 milioni, un numero di poco superiore a quello dell’anno precedente, di cui 7,8 milioni uomini, e 8,3 milioni donne. Per un importo complessivo erogato dagli Istituti di previdenza sociale di 322 miliardi di euro. Le donne, nonostante rappresentino il 52% dei pensionati, sono titolari di solo il 44% dell'importo totale. Il 96% dei pensionati percepisce una pensione Inps, con un reddito mensile lordo medio pari a 1.687 euro; quello degli uomini è pari a 1.969 euro, risultando il 38% più alto di quello delle donne. Il restante 4% dei pensionati è titolare di rendite Inail o pensioni gestite da altri enti”. Così, Daniela Zilli segretario nazionale di Anp-Cia, intervistata da “Qui i Diritti”, introduce la complessa e centrale tematica delle pensioni per il nostro Paese.
“L’ISTAT -spiega Daniela Zilli- anche quest’anno ha aggiornato, in aumento, il coefficiente di vecchiaia del nostro Paese. Nel 2022, l’indice di vecchiaia ha raggiunto quota 187,6 anziani ogni cento giovani. L’Italia è uno dei Paesi più vecchi dell’Ue. Di questo dato eclatante non possono non tener conto per le scelte future e per le proposte che Anp-Inac e Cia-Agricoltori Italiani dovranno portare avanti, nella loro azione di tutela della categoria e dei cittadini in generale.
Per questo, al di là, del quadro legislativo come organizzazione di rappresentanza di pensionati –annuncia il segretario nazionale di Anp-Cia- dobbiamo comunque sviluppare una migliore organizzazione dei Servizi alla Persona, dedicata a tutti i pensionati, tagliata su misura per le persone per tutte le fasce di età dell’anziano, con adeguate competenze e per mezzo delle tecnologie a disposizione, può raggiungere più capillarmente i pensionati e cogliere la sfida della rappresentanza, distinguendoci per qualità in una offerta a dir poco affollata, ben 161 sindacati percettori di deleghe su pensione,
Cosa devono aspettarsi i pensionati italiani chiede “Qui i Diritti” a Daniela Zilli che risponde: intendete se aumenteranno le pensioni pagate? “Dipenderà anche dai contenuti della prossima Legge di Bilancio, con i provvedimenti sull’uscita flessibile e la riforma di Opzione Donna, da tempo utilizzate come possibili ammortizzatori sociali. In tale scenario l’Associazione deve essere meglio organizzata per essere punto di riferimento dei nuovi pensionati. E’ importante e urgente mantenere alta l’attenzione sui prossimi provvedimenti, in particolare la Legge di Bilancio per salvaguardare le pensioni basse ed evitare nuovi tagli all’indicizzazione delle pensioni più elevate. Si attende, infatti, un effetto «di compensazione» del sistema pensionistico tra le pensioni un po’ più alte e le pensioni minime, con possibili variazioni negative sulle prestazioni dei nuovi pensionandi. Com’è noto, ai fini pensionistici, sarebbe efficace una crescita del Paese, e quindi del PIL, che, al momento, non si intravvede. Anzi, la spesa pensionistica pare destinata a crescere verso una quota del PIL ben superiore a quella attuale che si aggira al 15%, con un debito pubblico che andrà oltre il 140% del PIL. Questo dato non può essere ignorato”. E’ necessario presidiare –chiude l’intervista il segretario di Anp-Cia- le tematiche della difesa del reddito dei pensionati e del welfare avviare lo “Sportello Pensionati”, reale o virtuale (on-line), rinnovando l’efficacia della nostra filiera di offerta di servizi e di tutela dei diritti “CAF-INAC-ANP” con nuove iniziative mirate e vicino ai cittadini, per ottenere nuove adesioni tra i pensionati di tutte le categorie lavorative.