Pensioni, calano del 16% i trattamenti liquidati da Inps alla fine del 2024. E' l'effetto delle nuove regole sul ritiro anticipato. L'Istituto Nazionale di Previdenza pubblica i dati sui nuovi trattamenti liquidati nel 2024 a soggetti con meno di 64 anni. Gli assegni sono stati oltre 261.300: quasi 50mila in meno delle circa 310mila prestazioni pensionistiche erogate nel 2023.
Una popolazione sempre folta che a causa della riduzione “dell’effetto Quote” e con la stretta alle uscite anticipate voluta dal Governo nel 2024 comincia a ridursi. Si tratta degli “under 64” che beneficiano di almeno una pensione. Nel 2024 i nuovi trattamenti pensionistici liquidati dalle principali gestioni Inps a soggetti con età non superiore ai 64 anni sono stati oltre 261.300, con un calo di quasi il 16% rispetto quelli paganti 12 mesi prima: quasi 50mila in meno.
Le nuove pensioni pagate dall’Inps nel 2023 agli “under 64” erano state infatti state poco più di 310mila, mentre quelle destinate a soggetti con un’età anagrafica da 65 anni in su avevano superato le 442mila. In questo caso circa 26mila in più delle quasi 417mila dello scorso anno.
PENSIONI UNDER 64, IN UN ANNO QUASI 50 MILA NUOVI TRATTAMENTI IN MENO
Nell’arco di un solo anno sono stati circa 49mila in meno i nuovi trattamenti versati agli “under 64”. È stato invece pari a poco più di 25.500 trattamenti in meno il calo per gli “over 65”. Un andamento che ha accomunato tutte le gestioni Inps con la sola eccezione di quella dei parasubordinati, che ha visto salire da 40.880 a 41.777 i nuovi assegni erogati ai lavoratori con più di 65 anni, anche se su questo versante, come per gli altri, sono diminuite le prestazioni pensionistiche di nuova liquidazione per gli “under 64” (da 4.749 del 2023 a 4.119 del 2024).
PENSIONI UNDER 64, AL FONDO LAVORATORI DIPENDENTI INPS LA RIDUZIONE MAGGIORE
La riduzione maggiore si è registrata nel Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti (Fpld): le nuove pensioni a soggetti con età fino a 64 anni sono scese dalle poco più di 164mila del 2023 alle circa 143 mila dello scorso anno e quelle agli “over 65” da oltre 200mila a meno di 189.500. Un calo che si è manifestato in maniera sensibile anche nella gestione dei dipendenti pubblici: quasi 10mila pensioni in meno per gli “under 64” e oltre 7.600 per i nuovi pensionati con oltre 65 anni.
PENSIONI UNDER 64, CROLLANO GLI ASSEGNI ANTICIPATI
Come già evidenziato dall’Inps nell’ultimo monitoraggio sui flussi di pensionamento, il Fpld ha totalizzato 364.325 pensioni nel 2023 e 332.487 nel 2024: seguono la gestione dipendenti pubblici con, rispettivamente, 133.279 e 115.431 trattamenti, quelle di artigiani (91.378 e 82.176), commercianti (80.882 e 71.473), fondi speciali (62.577 e 56.944), parasubordinati (45.629 e 45.896) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (37.111 e 30.805). Gli assegni sociali sono stati 91.885 nel 2023 e 95.240 nel 2024.
In tutto le pensioni con decorrenza 2023, assegni sociali inclusi, sono state 907.066, mentre nel 2024 si è scesi a 830.452. E la diminuzione si è rivelata marcata per i trattamenti di anzianità (-15,7%), passati dai 255.119 di due anni fa ai 215.058 del 2024. Riduzione significativa anche per le pensioni ai superstiti (da 242.592 a 213.680). E a scendere sono state pure le invalidità: da 61.128 a 52.261.