Pensioni 2025, ecco tutte le disposizioni contenute nella Legge di Bilancio. La lrecente manovra ha previsto alcune disposizioni in materia pensionistica di immediata applicazione, altre che per la loro piena operatività necessitano dell’emanazione di decreti ministeriali attuativi.
Con la circolare INPS del 5 marzo scorso, condivisa con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l’Istituto fornisce le indicazioni per l’applicazione delle disposizioni normative di immediata operatività. Opzione donna, Ape sociale e Quota 103 sono prorogate di un anno. E sconto fino a 16 mesi sull’età pensionabile per le madri con quattro o più figli che accedono alla pensione con il sistema contributivo. Nella circolare l'Istituto di Previdenza passa in rassegna alcune delle principali novità previdenziali contenute nella legge di bilancio 2025. A questo si aggiunge che i dipendenti di enti locali e sanità dovranno lavorare fino al 67° anno per non incorrere nelle penalizzazioni delle aliquote di rendimento relative all’anzianità maturata fino al 31 dicembre 1995.
PENSIONI 2025, ECCO TUTTI GLI AGGIORNAMENTI ILLUSTRATI DA INPS
In particolare, la circolare illustra:
Una successiva circolare fornirà le istruzioni sulle disposizioni in materia pensionistica introdotte dalla legge di bilancio 2025 che necessitano dell’emanazione dei decreti ministeriali attuativi.
Dal 1° gennaio 2025 viene meno la facoltà, prevista dall’articolo 2-ter del dl n. 30/1974, di richiedere, per i titolari di pensione liquidata a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti) e loro superstiti, la riliquidazione del trattamento pensionistico a carico del FPLD se tutti i requisiti risultano perfezionati in tale gestione a prescindere dalla contribuzione presente nelle gestioni speciali. Tale facoltà viene spesso sfruttata per ottenere la riliquidazione di una pensione di anzianità o anticipata al raggiungimento dell’età pensionabile con un miglioramento della misura della pensione in godimento.
Per effetto della legge di bilancio 2025, spiega l’Inps, tale facoltà è stata abrogata. Restano salve, naturalmente, le domande presentate entro il 31 dicembre 2024.
L’Inps ricorda che la legge di bilancio 2025 ha riconosciuto un aumento straordinario degli assegni non superiori al trattamento minimo Inps (603,4€ nel 2025) pari al 2,2% per il 2025 e dell’1,3% per il 2026 e un incremento della maggiorazione sociale dei trattamenti pensionistici di 8 euro al mese per il solo 2025. Questi incrementi sono riconosciuti d’ufficio dall’Inps.