Patente a punti nei cantieri dal 1° ottobre, entra in vigore il regolamento per contrastare infortuni e morti nei cantieri. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del Ministero del Lavoro che introduce la patente a punti, obbligatoria dal 1° ottobre per operare nei cantieri.
Le aziende potranno avviare le procedure per ottenere la patente a crediti, continuando le proprie attività lavorative, e saranno supportate durante l’intero processo di rilascio e prima applicazione. La decisione è stata annunciata il 17 settembre durante la seduta delle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato.
PATENTE A PUNTI NEI CANTIERI, UNO STRUMENTO PER RAFFORZARE LE MISURE DI SICUREZZA
La patente a crediti è un nuovo strumento introdotto dal Governo per migliorare la sicurezza sul lavoro e ridurre gli infortuni nei cantieri. Il sistema prevede un massimo di 100 punti: al momento del rilascio, l’azienda riceve 30 punti iniziali; ulteriori 30 possono essere attribuiti in base alla storia dell’azienda, mentre altri 40 possono essere guadagnati attraverso investimenti o attività di formazione sulla salute e sicurezza.
I PUNTI DI PARTENZA DELLA PATENTE CHE CONSENTONO L'APERTURA DI UN CANTIERE
Per poter operare nei cantieri, è necessario disporre di almeno 15 punti. In caso di infortunio mortale, l’azienda perde 20 crediti (che possono aumentare fino a 40 se ci sono più vittime), 15 crediti per inabilità permanente al lavoro e 10 crediti per malattie professionali.
Il decreto attuativo introduce l’obbligo della sospensione della patente fino a 12 mesi in caso di infortunio mortale attribuibile a “colpa grave” dell’impresa, rafforzando anche il ruolo dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali (Rls/Rlst).
PATENTE A PUNTI NEI CANTIERI, COME PRESENTARE LA DOMANDA
Il decreto stabilisce le modalità per la presentazione della domanda, i contenuti informativi della patente, nonché le procedure per la sospensione cautelare in caso di infortuni gravi. Inoltre, regolamenta l’attribuzione, l’incremento e il recupero dei crediti legati alla patente. Questo provvedimento segna la conclusione della prima fase attuativa, necessaria per l’entrata in vigore dello strumento, e avvia la creazione del portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che gestirà l’intero sistema della patente a crediti.
Soddisfazione anche per l’Ance (l’Associazioni nazionale costruttori edili), che ha apprezzato il lavoro fatto dal ministero che ha rafforzato il decreto attuativo sulla patente a crediti, “in particolare confermandone l’applicazione a tutti gli operatori che lavorano in cantiere alla realizzazione dell’opera. Non è ancora la qualificazione del settore ma è un passo importante per la prevenzione degli infortuni e il riconoscimento delle imprese virtuose”.
Dal primo ottobre potrà essere presentata la domanda per richiederla all'ispettorato del lavoro e, in attesa, potrà essere inviata una autocertificazione sui requisiti necessari. Questo meccanismo introdotto per evitare che tutte le società ricorrano contemporaneamente alla piattaforma per la richiesta, durerà poco. La domanda va comunque presentata entro il 31 ottobre di quest'anno: senza questa richiesta non si potrà operare nei cantieri e bisognerà fermare l'attività a partire dal primo novembre.
CHI DEVE DOTARSI DELLA PATENTE E COME FARE
Dal 1 ottobre 2024 sarà possibile presentare, presso l’Ispettorato del lavoro, l’autocertificazione che afferma il rispetto dei requisiti per ottenere la patente a punti dell’edilizia. A doverlo fare saranno tutte le aziende, anche quelle individuali, che operano nel settore. Possono presentare la domanda di rilascio della patente il legale rappresentante dell'impresa e il lavoratore autonomo, anche per il tramite di un soggetto munito di apposita delega in forma scritta.
Sono esclusi i soggetti che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (ad esempio ingegneri, architetti, geometri ecc.). Le richieste andranno effettuate entro il 31 ottobre, data ultima per la presentazione delle richieste. Tutti i chiarimenti sul funzionamento della nuova misura sono contenuti in una circolare dell'Ispettorato nazionale del lavoro.
PATENTE A PUNTI, QUALI SONO I REQUISITI PER OTTENERLA
Per il rilascio della patente è richiesto il possesso dei seguenti requisiti: iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura; adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi; possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità; possesso del documento di valutazione dei rischi, nei casi previsti dalla normativa vigente; possesso della certificazione di regolarità fiscale; avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.
Il provvedimento di revoca della patente è adottato dall' Ispettorato nazionale del lavoro sulla base di un accertamento in ordine alla assenza di uno o più requisiti dichiarati inizialmente, ne consegue che il venir meno di uno o più requisiti in un momento successivo - ad esempio l'assenza del Durc - non potrà incidere sulla sua utilizzabilità, ferme restando le altre conseguenze di carattere sanzionatorio o di altro tipo previste dall'ordinamento. Il controllo dei requisiti, a campione, potrà avvenire sia d'ufficio, sia in occasione di accessi ispettivi di questo Ispettorato o di altri organi di vigilanza.
LA STIMA DELLA CGIA DI MESTRE SULLA PLATEA DELLE AZIENDE INTERESSATE
Secondo l'ufficio studi della Cgia di Mestre le aziende coinvolte nella patente a crediti sono 832.500. Tra le attività interessate, oltre 320.000 (quasi il 40%) sono artigiani, molti dei quali stranieri, che operano senza dipendenti. Il 54,9% delle imprese coinvolte sono ditte individuali (457.000), il 32,9% società di capitali (circa 274.000) e il 9,3% società di persone (poco più di 77.300). La Regione con il maggior numero di attività interessate è la Lombardia, che conta 144.000 imprese tra edili, elettricisti, termoidraulici, fabbri e serramentisti. Seguono il Lazio con 83.500 imprese e la Campania con 77.000.
MORTI SUL LAVORO IN AUMENTO
Sempre secondo i dati della Cgia, in Italia ogni anno si registrano oltre mille morti sul lavoro e quasi 600mila infortuni. I cantieri sono tra i luoghi di lavoro più pericolosi, con un alto rischio di incidenti mortali legati a cadute dall’alto, seppellimenti durante lavori di sbancamento e soffocamenti in ambienti confinati. Tra gennaio e luglio 2024, i decessi sul lavoro hanno raggiunto 577, 18 in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
L’area metropolitana di Roma è quella maggiormente colpita dalle “morti bianche”: nei primi sette mesi del 2024 si sono registrati 49 decessi, rispetto ai 33 dello stesso periodo dell’anno precedente (+16). Aumenti preoccupanti si sono verificati anche a Pavia (+7), Bologna, Ferrara e Palermo (+6 ciascuna). Gli ultimi dati relativi ai decessi nei cantieri risalgono al 2022, quando su un totale di 1.208 morti sul lavoro, 175 si sono verificati nei cantieri, di cui 63 nelle imprese di installatori di impianti.