Maternità e paternità da freelance, ecco l'indennità dell'Inps: requisiti e come fare domanda. Con la recente comunicazione, l'Istituto di Previdenza si rivolge alle possibilità offerte ai genitori che lavorano con contratti di collaborazione e ai freelance. Ovvero ai lavoratori autonomi che sono iscritti alla Gestione Separata dell’INPS e immaginano di mettere su famiglia. Spesso si pensa che la tutela della maternità e paternità sia destinata solo a chi ha un lavoro fisso da dipendente.
In realtà anche se lavori in modo autonomo o con una Collaborazione Coordinata e Continuativa (Co.Co.Co.), hai diritto a un sostegno economico durante la gravidanza e nei primi mesi di vita del tuo bambino e questo vale anche in caso di adozione o affidamento di un minore.
INDENNITA' DI MATERNITA' O PATERNITA', I REQUISITI PER ACCEDERE
Possono beneficiare delle indennità i genitori che
Ricorda inoltre che, se sei un collaboratore e il tuo committente non ha versato i contributi, l'indennità ti spetta comunque (principio dell'automaticità delle prestazioni). Ma attenzione: se sei un libero professionista, sei tu il responsabile dei versamenti.
QUANDO E PER QUANTO TEMPO DURA L'INDENNITA' DI MATERNITA' O PATERNITA'
In generale il periodo di maternità copre due mesi prima della data presunta del parto e tre mesi dopo la data effettiva. Quindi, in totale, sono cinque mesi più il giorno del parto indennizzati. Durante questo periodo non bisogna obbligatoriamente astenersi dal lavoro, ma si può continuare a lavorare e percepire l’indennità.
In caso di gravi complicanze della gravidanza, o quando le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli per la lavoratrice, la ASL e la Direzione territoriale del lavoro dispongono provvedimenti di interdizione anticipata e prorogata, che obbligano ad astenerti dal lavoro prima dei due mesi ante partum ed eventualmente di prolungare la maternità fino a sette mesi dopo la nascita del bambino. Durante i periodi di interdizione devi necessariamente astenerti dall’attività lavorativa.
SE IL REDDITO PRIMA DELLA MATERNITA' NON SUPERA UNA CERTA SOGLIA SI POSSONO CHIEDERE ALTRI TRE MESI DI INDENNTA'
Se poi nell’anno precedente l’evento di maternità hai percepito un reddito al di sotto degli 8145 euro rivalutato annualmente (9.456,53 euro per il 2025), puoi richiedere l’indennità di maternità per gli ulteriori tre mesi immediatamente successivi al periodo di maternità/paternità.
Se il parto arriva prima o dopo la data prevista, nessun problema: i giorni ti vengono comunque riconosciuti.
Puoi anche decidere di iniziare la maternità un mese prima del parto: in questo caso la maternità durerà per i quattro mesi successivi (la famosa "flessibilità"), oppure ricevere l’indennità per tutti e cinque i mesi dopo il parto. In questo caso, l'INPS non ti chiede certificati medici specifici, ma devi comunicarlo tu nella domanda online. Si ricorda che, anche in questo caso, non c’è obbligo di astensione ma, se vuoi, puoi continuare a lavorare e prendere ugualmente l’indennità.
CONGEDO DI PATERNITA'
Il congedo di paternità entra in gioco se la mamma non può usufruirne (per morte, grave infermità, abbandono del figlio) o se il figlio viene affidato solo al padre; dura quanto il periodo non usato dalla mamma (o tre mesi dal parto se la mamma non lavora). Anche il papà non è obbligato ad astenersi dal lavoro e ha diritto agli ulteriori tre mesi di indennità se nell’anno precedente l’evento di paternità ha un reddito inferiore agli 8145 euro (9.456,53 euro per il 2025)
A QUANTO AMMONTA L'INDENNITA'
L'indennità è pari all'80% di 1/365 del tuo reddito utile ai fini contributivi. L'INPS te la paga direttamente, tramite bonifico su conto corrente o bonifico postale. Il diritto all'indennità si "perde" dopo un anno dalla fine del periodo indennizzabile.
E' necessario presentare la domanda in tempo online sul sito dell'INPS, usando le credenziali (SPID, CIE, CNS). La domanda va presentata prima dei due mesi che precedono il parto e comunque non oltre un anno dalla fine del periodo indennizzabile.
Infine, è importante inviare il certificato medico di gravidanza (lo fa il medico online) e di comunicare la data di nascita del bambino entro 30 giorni dal parto.