Sicurezza in campo e malattie professionali, Inac-Cia apre un confronto con Inail per supportare gli agricoltori.
Durante il seminario nazionale “Sicurezza in campo e malattie professionali: un impegno di Inac-Cia” il presidente Mastrocinque indica la rotta: Senza sicurezza e le giuste innovazioni non c’è sviluppo. Prassi operative sbagliate e attrezzatura obsoleta minano la sicurezza sul lavoro degli agricoltori”.
Le malattie professionali, gli infortuni e gli incidenti registrano numeri elevati in agricoltura, che si conferma uno dei settori più a rischio. Nel 2022 sono oltre 10.000 le malattie professionali che sono state riconosciute ad agricoltori. Nonostante si vada verso un’agricoltura di precisione, meccanizzata e automatizzata oggi circa il 75% delle aziende ancora compie azioni manuali. L’agricoltura rimane un’attività gravosa e usurante e può causare patologie, molte delle quali essendo di recente scoperta, non sono inserite nelle tabelle di riferimento dell’Inail.
Sulla scorta di questi dati il Patronato Inac-Cia decide di aprire un confronto con l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro e offrire una risposta concreta alle migliaia di operatori del settore primario, “Non solo per garantire maggiori tutele, ma per affiancare quel processo di sviluppo che il comparto sta attraversando” spiega il presidente Mastrocinque.
Obiettivo della dirigenza del Patronato Inac è stato quello di illustrare ai massimi dirigenti di riferimento dell’Inail una fotografia dei bisogni degli operatori del comparto e tradurli in norme operative che possano garantire la sicurezza sul lavoro di quanti oggi, si ritrovano a operare sia manualmente che tramite la meccanizzazione degli impianti. Il Patronato ha già provveduto a formare a tutti i livelli territoriali, oltre 650, che oggi hanno acquisito conoscenza delle norme che tutelano i lavoratori agricoli e le competenze di Inail.
“I bandi aperti dall’Istituto per rafforzare la sicurezza sul lavoro dovrebbero essere declinati sulle realtà aziendali agricole, soprattutto le più piccole e quelle delle aree interne del Paese, che risentono maggiormente delle spese di assicurazioni sanitarie e assicurative” anticipa il Presidente. “La sicurezza sul lavoro degli agricoltori non riguarda soltanto la guida dei trattori in condizioni impervie, ma anche l’utilizzo di attrezzi da lavoro, posture, dimestichezza con impianti meccanizzati e utilizzo di diserbanti. La sicurezza sul lavoro è cultura del benessere. Il nostro impegno come Patronato Inac sarà quello di leggere e interpretare i nervi scoperti che insistono nel comparto, portare le istanze degli agricoltori ad Inail, e lavorare per tradurle in norme di tutela e salvaguardia” ha concluso.
Per chi volesse vedere i lavori di questo interessante seminario, nel link di seguito ci accede al contenuto audiovisivo integrale dell’evento, svoltosi a Roma