Una Manovra 2024 caratterizzata dalla conferma di Quota 103, Ape Sociale e la definizione di una copertura pensionistica per i giovani e i contributivi puri. Il prossimo 16 ottobre approdano in Consiglio dei Ministri le linee guida del prossimo indirizzo di spesa del Governo per il 2024. L'obiettivo dichiarato è quello di inviare al più presto il documento programmatico di bilancio a Bruxelles, prima di presentare il disegno di legge di bilancio in Parlamento.
Come rilevato dal Patronato Inac, la tanto attesa stagione di riforme del sistema pensionistico dovrà attendere. Il 2024 sarà senza dubbio un anno di transzione rispetto agli indirizzi annunciati, e che dovrà intercettare le evoluzioni dei mercati e del contesto scio economico in generale. Lavoro e pensioni restano al centro del dibattito.
MANOVRA 2024, CONFERMATI PREMI DI PRODUTTIVITA' E FRINGE BENEFIT
Per quanto concerne il lavoro, si punta a confermare la cedolare secca (imposta sostitutiva) al 5% sui premi di risultato in scadenza alla fine di quest’anno. L’obiettivo è anche la conferma della detassazione dei fringe benefit esclusi dal reddito imponibile anche per il 2024. Per il 2023 la soglia è stata innalzata a 3mila euro per i genitori con figli a carico. Non si esclude una valutazione su una misura a favore delle famiglie numerose, considerando soglie diverse in base alla composizione del nucleo.
MANOVRA 2024, CONFERMATO IL TAGLIO DEL CUNEO FISCALE DI 7 PUNTI
L'esecutivo Meloni conferma il taglio di 7 punti del cuneo contributivo a vantaggio delle retribuzioni fino a 25mila euro lordi, e di 6 punti per le retribuzioni comprese da 25mila e 35mila euro. Questa misura potrebbe aggiungersi inoltre l’intervento sull’Irpef per accorpare il primo e il secondo scaglione dell’imposta con l’applicazione dell’aliquota del 23% sui primi 28mila euro di reddito, sempre a vantaggio dei redditi medio-bassi.
PENSIONI 2024, CONFERMA PER QUOTA 103 E APE SOCIALE
Il capitolo pensioni non riseeverà alcuna sorpresa. La mancanza di risorse ha di fatto impedito l'adozione di misure più incisive. Infatti sarà confermato il prolungamento di un anno di Quota 103, e Ape Sociale, ma considerando anche altre frange di lavoratori. In particolar modo l'obiettivo dovrà essere fornire una garanzia pensionistica ai giovani e ai contributivi puri, che rappresentano una fascia di popolazione priva di copertura. Infine sarà la disponibilità di risorse a stabilire il tanto atteso aumento delle pensioni più basse, così come annunciato da tempo.