MALATTIE PROFESSIONALI: QUANDO IL LAVORO LASCIA IL SEGNO SULLA SALUTE
09 Settembre 2025
Un caso di successo dell'Inac-Cia per il riconoscimento dei Diritti, nel territorio pisano
Nel panorama spesso complesso delle malattie professionali, emergono storie che dimostrano come la competenza e la dedizione possano fare la differenza nella vita delle persone. È il caso seguito con successo da Alba Shera, esperta del Patronato Inac-Cia che opera nei territori di Pontedera e San Miniato, dove ha ottenuto un importante risultato per un pensionato che ha dedicato una vita intera al lavoro in conceria.
Il protagonista di questa vicenda è un ex lavoratore che, dopo anni di attività nel settore conciario, si è visto riconoscere il diritto alla malattia professionale con un indennizzo di circa 15.000 euro. Ma la storia non si ferma qui: al pensionato sono stati assegnati 13 punti di invalidità e Alba Shera continua ad assisterlo nell'istanza per ottenere la rendita per malattia professionale.
"Sono ottimista sull'accoglimento da parte dell'INAIL" dichiara l'esperta di Inac-Cia, "perché sussistono tutti i requisiti necessari, viste le importanti patologie che sono state dimostrate."
L'Importanza del Riconoscimento
Per Alba Shera, ogni caso risolto positivamente rappresenta molto più di una semplice pratica amministrativa: "È molto bello quando un assistito ottiene un indennizzo che gli consente di migliorare la propria qualità della vita dopo aver lavorato nel comparto dell'artigianato."
Il settore artigianale, infatti, richiede spesso un impegno fisico considerevole, in particolare per quanto riguarda mani e arti superiori, e si svolge frequentemente in ambienti particolari con l'utilizzo di sostanze poco salubri come colle e solventi. Questi fattori di rischio, accumulati nel corso di decenni di lavoro, possono lasciare segni permanenti sulla salute dei lavoratori.
Una Normativa ancora poco conosciuta
Nonostante l'importanza della materia, Alba Shera evidenzia una criticità significativa: "La normativa connessa alle malattie professionali ancora non è nota alla stragrande maggioranza dei lavoratori dei comparti produttivi."
Questa mancanza di informazione rappresenta un ostacolo importante per chi potrebbe avere diritto a tutele e indennizzi, ma non sa come orientarsi nel complesso mondo delle pratiche INAIL e del riconoscimento delle malattie professionali.
L'Impegno per l'Informazione
Consapevole di questa problematica, Alba Shera ha fatto dell'informazione una parte fondamentale della sua missione professionale. L'esperta del Patronato Inac-Cia si impegna attivamente per raggiungere il maggior numero di persone possibili, utilizzando anche i casi di successo come quello del pensionato della conceria per sensibilizzare e informare altri potenziali beneficiari.
"Raccontare i casi positivi serve non solo a dare speranza a chi si trova in situazioni simili, ma anche a far conoscere diritti che molti ignorano di avere" spiega Alba Shera.
Un Diritto da Tutelare
Il caso seguito dall'esperta di Inac-Cia rappresenta un esempio concreto di come la corretta applicazione della normativa sulle malattie professionali possa fare la differenza nella vita delle persone. Il percorso che ha portato al riconoscimento del diritto e all'ottenimento dell'indennizzo dimostra che, con la giusta assistenza e competenza, è possibile ottenere il riconoscimento delle tutele previste dalla legge.
L'impegno di professionisti come Alba Shera risulta quindi fondamentale non solo per la risoluzione dei singoli casi, ma anche per una più ampia opera di sensibilizzazione e informazione che può contribuire a garantire una maggiore tutela per tutti i lavoratori esposti a rischi professionali.
La strada verso una piena consapevolezza dei diritti in materia di malattie professionali è ancora lunga, ma casi come questo dimostrano che i risultati positivi sono possibili e che vale la pena investire nell'informazione e nell'assistenza qualificata per garantire a ogni lavoratore le tutele che gli spettano.