Si sono dati appuntamento a Roma lo scorso 5 marzo 2025, i più qualificati operatori di patronato che seguono le pratiche di malattie professionali in Inac-Cia. Almeno un rappresentante per ogni provincia d’Italia era presente per condividere un progetto teso ad offrire il più alto livello di consulenza e assistenza ai lavoratori colpiti da patologie correlate alla loro attività. Si punta alla specializzazione, con omogeneità di competenza su tutto il territorio nazionale. Per ottenere questo risultato i vertici di Inac-Cia hanno dato spazio alle esperienze di successo, partendo dal patronato Inac-Cia di Chieti, con Alessio Iacovella che vanta un’esperienza pluridecennale in tema di pratiche di Malattie professionali con oltre 13.000 istanze seguite che sono approdate al riconoscimento dell’indennizzo previsto da INAIL. Un esempio concreto, dunque, per spronare tutti gli operatori del patronato verso quello che ritenuto un obiettivo possibile: il 20 per cento in più dell’attività nell’arco di un triennio. Il primo focus del Seminario è stato dedicato, chiaramente, al comparto agricoltura con il coinvolgimento dell’Ufficio lavoro di Cia-Agricoltori Italiani e del CAA-Cia. Una sinergia necessaria per dare risposte puntuali ad un’utenza rappresentata molto sensibile ed esposta a patologie che hanno un nesso causale, con il lavoro agricolo. In un contesto generale, quello riferito alle malattie professionali che l’ultimo report di INAIL rivela in continua ascesa, in tutti i comparti.
DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi nove mesi del 2024 sono state 65.333, 11.778 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+22,0%). L’aumento è del 48,7% rispetto al 2022, del 61,4% sul 2021, del 106,1% sul 2020 e del 44,7% sul 2019.
I dati rilevati a settembre di ciascun anno mostrano incrementi delle patologie denunciate nelle gestioni Industria e servizi (+22,2%, da 44.332 a 54.177 casi), Agricoltura (+21,6%, da 8.732 a 10.621) e Conto Stato (+9,0%, da 491 a 535). L’aumento interessa il Sud (+31,2%), le Isole (+27,0%), il Centro (+20,8%), il Nord-Ovest (+14,9%) e il Nord-Est (+13,5%).
In ottica di genere si rilevano 8.947 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 39.372 a 48.319 (+22,7%), e 2.831 in più per le lavoratrici, da 14.183 a 17.014 (+20,0%). L’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, che sono passate da 49.216 a 59.752 (+21,4%), sia quelle dei comunitari, da 1.337 a 1.736 (+29,8%) e degli extracomunitari, da 3.002 a 3.845 (+28,1%).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi nove mesi del 2024, le prime tre tipologie di malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.