"Il 23 e 24 agosto scorsi su invito dell'INPS, i rappresentanti degli enti previdenziali europei – in particolare l'Istituto polacco per le assicurazioni sociali (ZUS), il Centro pensionistico finlandese (ETK), l'Amministrazione ceca per la sicurezza sociale (CSSA) e la Piattaforma europea degli istituti previdenziali (ESIP) – si sono incontrati al Meeting di Rimini per lanciare un messaggio comune: l'Europa ha bisogno di un'agenda sociale più ambiziosa, in grado di rafforzare sia la competitività che la coesione" si legge nella nota divulgara dall'Istituto a margine dell'incontro.
"Gli enti previdenziali sono vitali per il progetto europeo: garantiscono i diritti dei cittadini in materia di pensione, assistenza sanitaria e di lungo termine, malattia, invalidità, occupazione e prestazioni familiari. I rappresentanti degli enti previdenziali auspicano che questo nuovo percorso di collaborazione prosegua in occasione del prossimo incontro organizzato dall'ESIP a ottobre 2025.
I vertici degli enti di sicurezza sociale sottolineano il ruolo del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), il principale strumento di investimento dell'UE per le persone, il cui indebolimento comprometterebbe l'inclusione e l'equità.
Anche le condizioni dei giovani sono centrali: oltre l'11% della popolazione under 30 – circa 8 milioni di persone – non è né occupata, né impegnata in studi o percorsi formativi (NEET), mentre la fuga di cervelli sta mettendo in difficoltà molti Stati membri. Le istituzioni hanno proposto campagne di comunicazione e programmi di welfare per ripristinare la fiducia, incoraggiare la partecipazione e trattenere i talenti, ampliando così la base imponibile e garantendo la sostenibilità dei sistemi.
Una modernizzazione del Regolamento UE 883/04 sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale è stata individuata come necessaria da tempo. La modernizzazione del coordinamento della sicurezza sociale è un passo cruciale per facilitare la mobilità dei lavoratori e garantire maggiore certezza del diritto alle imprese. Centrale nella discussione è stato anche il ruolo dell'innovazione: l'intelligenza artificiale, se utilizzata in modo responsabile, può rendere i sistemi di sicurezza sociale più sostenibili ed efficienti, migliorare la produttività e favorire un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.
Da Rimini arriva un messaggio chiaro: l'Europa non può separare la sua competitività dalla sua dimensione sociale. Solo rafforzando i sistemi di previdenza sociale e investendo nel capitale umano sarà possibile costruire un futuro di stabilità, innovazione e solidarietà per le generazioni future".