Lavoratori extracomunitari, da gennaio 2025 stop alle detrazioni fiscali per familiari a carico. Il Disegno di legge depositato alla Camera prevede una stretta sugli sconti del fisco a quei lavoratori che non sono residenti dell'Unione Europea o dello spazio Economico Europeo. Non solo. Si inserisce una tassa di 600 euro per accedere al procedimento di richiesta della cittadinanza italiana.
LAVORATORI EXTRACOMUNITARI, LA STRETTA SUGLI IMMIGRATI NEI CAPITOLI GIUSTIZIA E FISCO DELLA MANOVRA
Stop alle detrazioni fiscali e tassa sui procedimenti per ottenere la cittadinanza. Nel testo della Legge di Bilancio sono stati inseriti nel capitolo fiscale e in quello sulla giustizia due commi dedicati uno al lavoratore straniero extra Ue che trasferisce la sua residenza in Italia ma lascia a casa i figli e uno a chi richiede la cittadinanza italiana.
In particolare viene disposto che dal 1° gennaio 2025 le detrazioni per familiari a carico non spettano ai contribuenti che non sono cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione o di uno Stato che aderisce all’accordo sullo spazio economico europeo per i familiari residenti all’estero. Oltre alla stessa Italia fanno parte di questo Spazio economico europeo paesi come Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Repubblica d’Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito.
LAVORATORI EXTRACOMUNITARI, COLF E BADANTI NON POTRANNO ACCEDERE ALLO SCONTO FISCALE
Il perimetro geografico indicato nel disegno di legge esclude automaticamente un'ampia fetta di lavoratori stranieri che in Italia lavorano e pagano le tasse. L'esempio lampante è quello delle colf e badanti provenienti dall'Ucraina, ma anche delle migliaia di lavoratori provenienti dall'Africa e dall'Asia. Questi non potranno ridurre il peso delle imposte dovute, utilizzando le detrazioni per i familiari rimasti nel Paese d’origine.
LAVORATORI EXTRACOMUNITARI, IL CONTRIBUTO DA VERSARE PER OTTENERE LA CITTADINANZA E' DI 850 EURO
All'articolo 106, nel capitolo riservato alla giustizia, si prevede che dal prossimo 1° gennaio 2025, per le controversie in materia di accertamento della cittadinanza italiana il contributo unificato è fissato in 600 euro. Somma che si va ovviamente ad aggiungere ai 250 euro e ai 16 euro di marca da bollo che che richiede la cittadinanza italiana deve versare all’atto di presentare la domanda. Il contributo, come dispone sempre la nuova norma, sarà dovuto per ciascuna parte ricorrente, anche se la domanda è presentata congiuntamente nello stesso giudizio.