Il tavolo dovrà rispondere anche alle sollecitazioni della Corte dei Conti, che ha lanciato l'allarme sul rischio delle "pensioni da fame" nel rapporto 2023.
Riprendono i lavori al tavolo del Ministero del Lavoro per discutere con le parti sociali della riforma delle pensioni. In calendario per l'11 luglio c'è il capitolo rivolto ai giovani. Gli esodi incentivati, la flessibilità, e altri temi saranno p0ortati avanti fino a settembre, per arrivare a definire l'impalcatura della nuova Legge di Bilancio di ottobre.
ASSEGNO DI GARANZIA, LA PENSIONE PENSATA PER TUTELARE I GIOVANI
La “pensione di garanzia” per i giovani lavoratori è una misura ideata per prevenire pensioni insufficienti nel futuro per chi attualmente è occupato con contratti precari. La Corte dei Conti nel Rapporto 2023 esamina la situazione dei lavoratori, oggi quarantenni, a cui si applica il calcolo contributivo introdotto dalla riforma Dini. Il Rapporto rivela che il 28% dei giovani guadagna un salario lordo inferiore a 20mila euro annui.
ASSEGNO DI GARANZIA NECESSARIO: IL SISTEMA CONTRIBUTIVO NON PREVEDE INTEGRAZIONI
Il vecchio sistema retributivo integrava le pensioni fino a un livello minimo. Nel sistema contributivo, questa integrazione è assente e la pensione risulta esattamente proporzionale ai contributi versati. Questo significa che chi ha avuto una carriera discontinua, con periodi di precariato, rischia di ottenere pensioni molto basse.
IN ASSENZA DI RISORSE SI MIRA ALLA PREVIDENZA INTEGRATIVA
Come per tutti gli altri interventi in materia di riforma pensionistica, anche l'assegno di garanzia per i giovani lavoratori si rivela costoso. E come tale, rischia di non trovare mai applicazione. Per questo bisogna immaginare un piano alternativo per blindare il futuro pensionistico di una platea di lavoratori che sempre più numerosa guadagna la scena del mercato del lavoro. Infatti per i giovani, le soluzioni più probabili riguardano l’incremento della contribuzione figurativa per i periodi di studio e l’incentivazione della previdenza integrativa.