Invalidità civile, valutazione semplificata e sburocratizzata. La novità arriva dal Consiglio dei Ministri, che il 3 novembre scorso approva importanti provvedimenti e affronta anche la determinazione dei Lep, Livelli Essenziali delle Prestazioni
Il percorso di invalidità civile, con il processo di valutazione della disabilità, sarà semplificato e sburocratizzato. L'obiettivo annunciato tramite nota stampa ufficiale è quello di garantire il pieno esercizio dei diritti civili e sociali della persona disabile. Per questo la semplificazione delle procedure guarda in primo luogo i certificati di avviamento della richiesta di invalidità, che potrà anche essere attestata da un medico ospedaliero autorizzato dall’INPS.
INVALIDITA' CIVILE, APPROVATI DUE DECRETI LEGISLATIVI DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE N.227 DEL 2021
Tra le novità registrate in occasione del Consiglio dei Ministri, troviamo provvedimenti sulla condizione delle persone con disabilità, con l’approvazione di due decreti legislativi di attuazione della legge n. 227 del 2021, la legge delega in materia di disabilità.
Il primo di questi decreti interviene con norme relative alla definizione della condizione di disabilità e al relativo accertamento, ma anche sulla revisione dei suoi processi valutativi di base e sulla valutazione multidimensionale della disabilità. Inoltre, si prevede la realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato della persona con disabilità.
La nota stampa divulgata sottolinea che l’obiettivo dell’intervento è quello di assicurare il riconoscimento della condizione di disabilità, rimuovendo gli ostacoli e attivando i sostegni utili, per garantire alle persone con disabilità il pieno esercizio delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita.
INVALIDITA' CIVILE, TUTTI GLI ASPETTI DEL NUOVI DECRETO
Sono cinque gli aspetti cardine del decreto. A partire dall’introduzione delle definizioni di disabilità, della condizione di disabilità e della persona con disabilità, un concetto inteso come risultato dell’interazione tra persone con compromissioni e barriere comportamentali e ambientali che impediscono o limitano la partecipazione nei diversi contesti di vita come previsto dalla convenzione ONU. In secondo luogo, l’adozione dal 1° gennaio 2025 della classificazione internazionale delle malattie (lCD) dell’Organizzazione mondiale della sanità e della classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF).
Al terzo punto troviamo il procedimento unitario (e unificato) di valutazione di base, affidato all’INPS dal 1° gennaio 2026 e finalizzato alla certificazione che accerti la sussistenza della condizione di disabilità. Procedimento attivato da un certificato medico introduttivo, quindi con una semplificazione e sburocratizzazione della procedura.
A seguire. Il procedimento di valutazione multidimensionale per la predisposizione del progetto di vita, una valutazione bio-psico-sociale, effettuata da un’unità di cui fa parte anche la persona con disabilità e che, partendo dagli esiti della valutazione di base, li arricchisce, con particolare riferimento al concreto contesto sociale in cui la persona svolge la propria vita. Il diritto all’accomodamento ragionevole, con un procedimento che prevede modifiche e adattamenti per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio dei diritti civili e sociali.
I LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI PER PERSONE CON DISABILITA'
Il secondo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri introduce disposizioni con l’obiettivo di definire i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) in favore delle persone con disabilità. Pertanto è prevista l’istituzione di un’apposita cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che avrà diversi compiti.
Il primo è quello di effettuare una ricognizione preventiva delle prestazioni essenziali delle persone con disabilità ed elabora linee guida per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Il secondo è riconoscere il progetto individuale di vita come livello essenziale delle prestazioni. Il terzo è la verifica delle modalità di integrazione dei LEP con i livelli essenziali di assistenza (LEA). Il quarto è quello di assicurare il coordinamento e la piena effettività della normativa riguardante sussidi, incentivi e agevolazioni per le persone con disabilità.
La riforma entrerà in vigore in modo progressivo. La titolare del Ministero per le Disabilità Locatelli annuncia che le risorse a disposizione ammontano a 350 milioni sui capitoli di spesa dei prossimi anni a partire dal 2025. Dal 2026 ci sarà la piena entrata a regime con gli 85 milioni in più che il MEF ha spostato da quest’anno agli anni successivi.