Inac Cia Pisa triplica le pratiche sulle malattie professionali, Elisa Costa: merito della specializzazione raggiunta dai nostri operatori. “Il successo di Inac Pisa sull’incremento delle pratiche di malattie professionali è il risultato dell’alto livello di specializzazione raggiunta dai nostri operatori”. Così Elisa Costa, responsabile provinciale del patronato Inac Cia della provincia toscana, pronta a condividere non solo l’esperienza maturata e il metodo di lavoro, ma anche l’orizzonte culturale di medio termine a cui tende l’ufficio.
“Da due anni abbiamo due operatori dedicati esclusivamente alle malattie professionali, e gli utenti ci riconoscono professionalità e impegno non solo nella consulenza ma anche nell’affiancamento del percorso” continua. Il Patronato Inac Cia di Pisa segna un trend positivo su scala nazionale che negli ultimi due anni ha visto addirittura triplicare l’attività.
L’elevata qualificazione degli operatori unitamente ai risultati che gli utenti hanno visto riconoscersi, ha prodotto un’eco più che positiva sul territorio, tanto da far lievitare le richieste e gli accessi agli uffici. “Abbiamo modificato l’approccio con gli utenti” rivela la responsabile. “Intanto perché il mondo del lavoro è in continua trasformazione e poi perché abbiamo constatato che spesso il riconoscimento delle malattie professionali non è un’opportunità considerata dai lavoratori. In questo momento siamo noi operatori ad indicare al lavoratore- sulla scorta del tipo di lavoro che ha condotto- il ventaglio di patologie che possono emergere correlate all’attività. Per ogni lavoro, consideriamo le indagini diagnostiche e le analisi da fare, per valutare con il medico, il riscontro della patologia stessa”.
Spesso si finisce col convivere con dolori abitudinari, che invece nascondono patologie più importanti. Lo staff incaricato non trascura neanche i dettagli. Infatti l’istruttoria della pratica da inoltrare ad Inail propone un corredo di indagini mediche e diagnostiche chiare e puntuali. “Quando le persone ricevono gli indennizzi economici è per noi una grande soddisfazione. E sono gli stessi utenti, che apprezzano il nostro lavoro e non si risparmiano sul passaparola. Così si è creato un circolo virtuoso positivo, per circa 3 giorni a settimana lavoriamo con il medico e abbiamo lunghe liste di appuntamenti per consulenze” argomenta Elisa Costa.
“Più la pratica è istruita nella maniera corretta e dettagliata di tutta la documentazione prodotta a corredo, e più sappiamo di poter sperare in un riscontro positivo in prima istanza da Inail. E’ ovvio che accade anche di compilare pratiche in seconda istanza, per ottenere un accoglimento definitivo e il riconoscimento della malattia professionale”.
Sono perlopiù i lavoratori autonomi a recarsi presso gli uffici del Patronato Inac Cia di Pisa. Artigiani dell’edilizia, elettricisti, idraulici, pavimentisti. “Grazie al lavoro puntuale dei nostri operatori specializzati in materia e al medico che ci affianca, riusciamo con successo a dimostrare il nesso causale tra il problema di salute e il lavoro”.
Inac Cia a Pisa si sta facendo strada anche in altri settori lavorativi, per diventare un punto di riferimento dell’intera popolazione sulle malattie professionali, ma anche avanguardia rispetto alla prevenzione e alla cura. “Ogni lavoratore che vanta una storia almeno decennale di attività lavorativa e contributiva può rivolgersi a noi. Le patologie possono insorgere a tutte le età e vorremmo innescare un cambiamento culturale sul controllo anche da parte dei lavoratori più giovani. Le patologie non sono correlate all’anzianità. Chiunque abbia almeno 10 anni di vita lavorativa assicurata può accedere ai controlli. Saranno poi gli esami diagnostici a riscontrare eventualmente patologie o a escluderne altre” conclude.