Imu 2024, esonerati anziani e disabili ricoverati nelle case di cura o istituti simili. Le esenzioni Imu per anziani e disabili ricoverati in istituti è stata confermata anche per il 2024. E' appena scaduto il termine ultimo entro il quale i contribuenti proprietari di un immobile non utilizzato come abitazione principale, devono versare l'acconto Imu. Vediamo come è possibile adottare il ravvedimento operoso.
IMU 2024, ESENZIONI PER ANZIANI E DISABILI
E' riconosciuta l’esenzione per gli anziani che sono ricoverati nelle case di riposo e per i soggetti con disabilità che sono ospitati presso delle case di cura. Ma l'esenzione non viene riconosciuta in maniera automatica. La decisione deve essere presa dal Comune nel quale insistono gli immobili. Per assicurarsi che il contribuente abbia diritto ad ottenere l’agevolazione è necessario verificare il regolamento comunale, che deve essere approvato e pubblicato entro il 28 ottobre di ogni anno.
Nel caso in cui la delibera non dovesse essere consultabile attraverso la specifica sezione del portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, perché non risulta ancora essere stata adottata, il diretto interessato deve comunque procedere con il versamento dell’acconto Imu. Quando il Comune dovesse approvare la misura sarà possibile recuperare quanto versato con il conguaglio.
IMU 2024, CHI E' ESCLUSO DAL PAGAMENTO
Sono escluse dal pagamento dell’Imu 2024 alcune categorie di anziani, che possono evitare di pagare questo onere nel caso in cui siano in possesso di determinati requisiti. L’esonero scatta già dal pagamento dell’acconto appena scaduto, nel momento in cui i diretti interessati siano in possesso dei seguenti requisiti:
l’anziano è proprietario di immobile, ma soggetto ad un ricovero permanente o di lunga degenza in una casa di riposo;
l’immobile non deve essere affittato a terzi.
IL COMUNE IN CUI E' UBICATO L'IMMOBILE CONCEDE L'AGEVOLAZIONE
L’agevolazione viene concessa a seguito di una decisione presa direttamente dal Comune nel quale è ubicato l’immobile. È sempre opportuno verificare quali regole siano state deliberate per il versamento dell’Imu. Il Comune deve aver equiparato l’immobile di proprietà dell’anziano all’abitazione principale. Infine si ricorda che è possibile ottenere l’agevolazione solo e soltanto per un’unità immobiliare. In laternativa all'albo pretorio del Comune, è possibile consultare la banca dati del Mef.
Una volta che si è andati sul portale del Mef le ricerche possono essere effettuare in questo modo:
provvedendo ad inserire il nome del Comune nella barra di ricerca;
attraverso la ricerca della Regione, della Provincia ed, infine, del Comune.
Se la delibera non dovesse essere presente è necessario procedere con il pagamento dell’Imu. Se poi la documentazione dovesse andare online in un secondo momento, sarà possibile recuperare l’importo a conguaglio.
IMU 2024, ESENZIONI PER PERSONE CON DISABILITA'
È prevista un’esenzione dal pagamento dell’Imu anche per le persone con disabilità che vivono in un centro di cura in maniera permanente. Il contribuente in questione deve aver trasferito la propria residenza all’interno della struttura di ricovero e deve certificare che il periodo di degenza sia lungo.
Per poter accedere a questa agevolazione è necessario che:
la persona disabile proprietaria di un immobile, deve dimostrare che la residenza non è all’interno dello stabile per il quale si sta chiedendo l’esenzione Imu;
l’immobile non deve essere stato dato in locazione. Nel caso in cui sia dato in affitto l’agevolazione decade.
In sintesi, la persona disabile deve aver trasferito la residenza in una casa di riposo o in un istituto di ricovero; e l’immobile deve essere a disposizione e non essere locato a nessun terzo soggetto. L’esenzione dal pagamento dell’Imu spetta anche per l’alloggio sociale, purché l’immobile sia stato adibito a prima casa.
PENSIONATI RESIDENTI ALL'ESTERO: CHI DEVE PAGARE L'IMU 2024
Anche i pensionati che sono residenti all’estero sono esonerati dal pagamento dell’Imu, ma a condizione che l’immobile in questione non deve essere stato dato in affitto o in comodato d’uso. Invece per coloro che sono residenti all’estero ma non sono pensionati, devono pagare l’Imu sulla prima casa, che a questo punto viene trattata come una seconda casa.
Le agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio 2021 prevedono che i pensionati che sono residenti all’estero e risultano essere titolari di una pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia hanno diritto ad una riduzione del 50%. Inoltre è prevista l'esenzione totale dal pagamento Imu per l’immobile considerato come abitazione principale e il proprietario risulti essere residente all’estero e ricava una pensione da uno Stato straniero.
IMU 2024, PAGAMENTO IN RITARDO
Chi non rispetta la scadenza per il pagamento dell'Imu 2024, può comunque pagare l’Imu anche se in ritardo, ottenendo anche una riduzione delle sanzioni applicate, tramite il ravvedimento operoso. Questo strumento può essere utilizzato per la riduzione delle multe di tipo fiscale su imposte di varia natura, inclusa l’imposta sulla casa.
Tramite il ravvedimento operoso il contribuente può regolarizzare in modo spontaneo diversi tipi di irregolarità fiscali, tra cui mancati pagamenti, pagamenti errati o in ritardo. Vi si può accedere se e quando il fisco non è già intervenuto a segnalare l’irregolarità al contribuente. Sono diverse le tipologie di ravvedimento operoso che incidono sul calcolo delle somme dovute:
ravvedimento operoso sprint: ritardi fino a 14 gg, sanzione del 15% ridotta a 1/15 per giorno con maggiorazione pari allo 0,1% giornaliero, e quindi fino ad un massimo dell'1,4% più l'interesse al tasso legale;
ravvedimento operoso breve: oltre il 14° giorno ma entro il 30°; sanzione è pari all'1,5% (1/10 del 15%), oltre all'interesse al tasso legale;
ravvedimento operoso intermedio: oltre il 30° giorno ma entro il 90°; la sanzione applicabile è pari all'1,67% (1/9 del 15%), più gli interessi al tasso legale;
ravvedimento operoso lungo: entro un anno, o se prevista la dichiarazione entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all'anno in cui la violazione è stata commessa. Sanzione pari al 3,75 (1/8 del minimo che oltre i 90 giorni è del 30%), oltre agli interessi legali;
ravvedimento biennale: entro la dichiarazione relativa all'anno successivo o due anni dall'omissione. Sanzione pari al 4,29 (1/7 del minimo), oltre gli interessi al tasso legale;
ravvedimento lunghissimo o ultra biennale: sanzione applicabile pari al 5% (1/6 del minimo), oltre gli interessi legali.