Il Caf Cia celebra 30 anni di attività. Una ricorrenza che arriva in concomitanza con la sesta edizione de "Il Caf incontra le società convenzionate", una due giorni di incontri, dibattiti e confronti sulle prospettive future. La cerimonia del trentennale inaugurata dal presidente Nicola Sichetti avrà il suo spazio celebrativo, ma vuole soprattutto essere l'occasione per tracciare un bilancio e definire i ruoli e le prospettive del Centro alla luce delle riforme fiscali ed assistenziali. L'orizzonte programmatico della integrazione dei servizi, nell'ottica del direttore Corrado Tei, è figlio di un puntuale lavoro di affiancamento dell'amministrazione finanziaria, che oggi più che mai consolida il ponte fra processi decisionali e normativi, e operatività tradotta in diritti dei cittadini.
Alla vigilia della due giorni che si inaugura questa mattina presso lo Sheraton Rome Parco de' Medici, Sala Meeting Loggia dei Signori, il direttore Tei traccia le coordinate del dibattito, per produrre al termine degli incontri, una posizione unitaria non solo di tutte le società partecipate della Cia- Agricoltori Italiani- ma anche per consolidare il primato del Caf e del capitale umano impegnato nel supporto relazionale con il pubblico.
"I 30 anni del Caf Cia cadono in un momento importante per i Centri di Assistenza Fiscale" spiega Tei. "Dal 1993 ad oggi sono stati compiuti importanti passi in avanti dal nostro Caf che opera su tutto il territorio nazionale e che garantisce una efficace intermediazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini. Siamo sempre stati il braccio operativo dell'amministrazione finanziaria e il riferimento del contribuente, anche se troppo spesso siamo relagati a mero strumento per le dichiarazioni dei redditi. Oggi assistiamo addiruttura ad una spinta verso la precompilata, con inviti a fare da sè, ma il numero delle persone che si rivolge a noi resta importante, che è il segno evidente dell'importanza del nostro ruolo" continua.
Su 23 milioni e 500 mila dichiarazioni prodotte, circa 20 milioni sono lavorate dai Caf. "Il fraintendimento sul protagonismo rivendicato dai Centri di Assistenza è a portata di mano. Ma cade in errore chi immagina che il Caf freni l'evoluzione e l'avanzata della tecnologia" avverte il direttore. "Noi non abbiamo mai pensato di voler frenare la semplificazione, nè di dover esserci a tutti i costi. Ma mentre si lavora per agevolare la fruibilità della macchina amministrativa per il cittadino, si introducono complesse misure e metodologie di dichiarazione: l'introduzione del superbonus tra tutte è la prova eclatante che il conribuente ha la necessità di rivolgersi al Caf. Non è immaginabile essere autonomi ora nella gestione dell'amministrazione finanziaria".
Il ruolo dell'intermediazione dei Centri di Assistenza Fiscale si rivela deteminante, non solo nell'interesse del contribuente ma anche della stessa Pubblica Amministrazione. "Non mi preopccupa l'evoluzione dell'intelligenza artificiale, ma non possiamo abdicare a quella umana. E' sempre necessaria la presenza di persone che dialogano, danno consigli, fanno considerazioni e ascoltano altre persone. In altre parole, l'intelligenza artificiale deve essere un supporto, ma non si può interamente sostituire" argomenta.
L'obiettivo della due giorni di Roma è quello di acclarare l'importante contributo offerto dal Caf. "Non vogliamo sopravvivere, ma vogliamo ritagliarci il nostro protagonismo che trae le mosse da un rapporto consolidato con i contribuenti. Riceviamo ogni giorno dai nostri utenti apprezzamenti importanti; come Caf Cia siamo cresciuti oltre la media degli altri Centri e abbiamo intenzione di crescere ulteriormente. Chiediamo che la stessa considerazione venga affermata e confermata anche dalla Pubblica Amministrazione. La nostra non è una semplice difesa di migliaia di posti di lavoro, ma di un servizio indispensabile per i cittadini, che diversamente non avrebbero riferimenti di alcun genere" conclude.
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LEGGI QUI LA NOTA UFFICIALE
La nostra storia ha inizio il 29 dicembre 1992, quando l’allora presidente della Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Avolio, firmò l’atto costitutivo del CAF-Cia; a seguire, il 31 marzo 1993, il riconoscimento ministeriale con l’iscrizione all’Albo dei Caf al numero 27.
L’intuizione e la lungimiranza dei dirigenti del momento, oltre alla perseveranza di chi li ha seguiti negli stessi incarichi consente oggi alla Cia Agricoltori Italiani di poter vantare tra le sue fila, uno tra i Caf più importanti del panorama nazionale.
La presenza degli uffici della Confederazione, collocati nelle piccole realtà provinciali oltre che nei maggiori centri urbani, ci ha permesso di cogliere il primo importante obiettivo: avvicinarci ai soci della Cia ed ai loro familiari, in gran parte residenti nelle aree rurali. Grazie a questo contesto, anche i residenti in quelle aree hanno potuto fruire del modello 730, l’allora nuova e “semplificata” dichiarazione dei redditi riservata ai pensionati ed ai dipendenti, senza necessità di talvolta difficoltosi se non impossibili spostamenti.
La platea dei nostri clienti si è man di mano ampliata e sono stati sempre più coloro che, anche al di là della “matrice agricola” del Caf Cia, hanno voluto e potuto beneficiare delle opportunità fiscali introdotte negli anni dalle diverse articolazioni della Pubblica Amministrazione in favore dei cittadini, utilizzando i servizi offerti dal nostro Caf.
Il nostro impegno ha così ottenuto un riscontro sempre più importante, sia nei numeri di pratiche evase, che di gradimento della collettività. Soprattutto nel primo decennio di attività, molte articolazioni della Pubblica amministrazione e tanti privati, hanno stipulato con noi convenzioni, per offrire ai loro dipendenti il servizio di assistenza fiscale per la redazione delle dichiarazioni dei redditi, segno che già in quegli anni veniva riconosciuta al Caf Cia affidabilità, serietà e competenza.
Negli anni successivi abbiamo dovuto affrontare anche diverse criticità: la sostanziale diminuzione del supporto economico da parte dell’Amministrazione finanziaria ed il concomitante aumento delle incombenze per i Caf; la necessità di ripensare ogni anno le procedure informatiche a causa delle ricorrenti variazioni delle regole fiscali e procedimentali; la strutturazione di un processo organizzativo che consenta di rispondere pienamente alle attese dei contribuenti ed alle pretese della Pubblica amministrazione. Tutto quanto facendo i conti con la necessaria sostenibilità economica. Tutte sfide davanti alle quali non ci siamo mai arresi! Le abbiamo raccolte ed affrontate con impegno, competenza, professionalità e serietà, tenendo al centro dei nostri interessi i soci del Sistema Cia ed i clienti, aumentando oltretutto la gamma e la qualità dei servizi offerti.
Negli anni infatti, ai modelli 730 si sono aggiunti i Modelli RED, le Dichiarazioni sostitutive uniche ISEE, le Dichiarazioni di responsabilità per gli invalidi civili, le Successioni ereditarie, i Contratti di locazione, la Gestione dei datori di lavoro di colf e badanti ed in stretta collaborazione con il Patronato Inac, la gestione del Reddito di cittadinanza e l’Assegno Unico e Universale. In questo modo abbiamo visto crescere giorno dopo giorno il gradimento e la fiducia dei contribuenti che hanno deciso di fruire dei nostri servizi.
Oggi possiamo tornare a vantare convenzioni in esclusiva con importantissime strutture universitarie, per il rilascio delle certificazioni ISEE parificate per gli studenti stranieri.
È grazie alle convenzioni sottoscritte con le società di servizi costituite dalle diverse articolazioni territoriali della Cia Agricoltori Italiani, alla preziosa collaborazione con l’ANP-Cia - Associazione Nazionale Pensionati e con il Patronato INAC, le altre due anime del “Centro dei Servizi alle Persona”, che possiamo offrire alla collettività la gamma dei nostri servizi.
Un importante sforzo organizzativo, economico e gestionale che ha consentito di portare all’attenzione dei cittadini, le importantissime azioni svolte a beneficio della collettività dalla Cia Agricoltori Italiani: dalla tutela del territorio, alla salubrità degli alimenti, alla salvaguardia dell’ambiente, all’impegno per il sociale.
Abbiamo stipulato oltre 150 convenzioni; creato presidi territoriali in ogni provincia, strutturato il servizio in oltre 1.500 sedi operative! Tutto ciò è stato possibile anche grazie al costante ed essenziale impegno profuso dalle circa 2.000 persone impegnate ogni giorno nelle attività. La loro costante disponibilità e professionalità, perfezionata anche ad un’accurata formazione professionale, determina la qualità dei nostri servizi. L’evoluzione tecnologica e l’adozione di strumenti informatici moderni ed adeguati alle nostre esigenze e possibilità, è sempre stata ai primi posti delle strategie organizzative del Caf. Crediamo e perseguiamo concretamente e convintamente alla comunicazione leale, al confronto sincero e costruttivo, al rispetto delle persone, dei colleghi ed alla collaborazione costruttiva con i nostri partner, con l’obbiettivo di crescere e crescere insieme, perché, Il CAF Cia siamo tutti noi!
Tutto questo ci ha permesso di passare dai poco più di 30mila modelli 730 del 1993, agli oltre 523mila di quest’anno, con picchi di oltre 600mila dichiarazioni; dalle poco più di 10mila certificazioni ISEE del 1998, alle oltre 240mila di oggi: solo quest’anno oltre un milione e mezzo di persone hanno commissionato almeno un servizio al Caf Cia.
Il nostro obiettivo per il domani è aumentare gli standard di qualità e rendere sempre di più il Caf un intermediario professionale, affidabile, corretto, moderno, che si pone al servizio della collettività, pensando a soddisfare le esigenze di quest’ultima ed a rispondere puntualmente agli adempimenti dovuti nei confronti della Pubblica Amministrazione.