E' stata presentata la social card riservata all'acquisto di generi alimentari di prima necessità. Come preannunciato dal Patronato Inac il contributo governativo è garantito da un apposito fondo da 500 milioni di euro istituito dalla Legge di Bilancio e che oggi trova concreta attuazione. Dopo i rinviii delle scorse settimane, l'arrivo della social card è ai nastri di partenza. L'iniziativa "Dedicata a te" parte in via sperimentale, e coinvolgerà gli Enti Locali, ma stando a quanto riferito dal Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, è destinata a diventare una misura strutturale per supportare le famiglie in difficoltà.
SOCIAL CARD IN DISTRIBUZIONE DAL 18 LUGLIO, LA PROCEDURA
Secondo i calcoli elaborati dall'Inps saranno stando ai calcoli 1,3 milioni di famiglie. La tessera Postepay, una carta elettronica di pagamento prepagata e ricaricabile ha un valore di 382,50 euro da destinare all'acquisto di beni alimentari. A partire dal 18 luglio i Comuni invieranno le comunicazioni ai beneficiari della carta risparmio spesa contenenti le indicazioni per il ritiro delle carte presso gli Uffici postali. Il termine era inizialmente previsto per la fine di giugno, ma è slittato, perché i Comuni hanno sollevato l'esigenza di rendere più flessibili le modalità di gestione delle liste dei potenziali beneficiari del contributo, per garantire la piena attuazione delle finalità di sostegno del Fondo alimentare.
SOCIAL CARD, LO STANZIAMENTO DEL FONDO ISTITUITO DAL MASAF
La legge di Bilancio 2023 ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un fondo con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2023, per l'acquisito di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un Isee non superiore a 15mila euro. Con un decreto successivo sono stati definiti i criteri di individuazione dei beneficiari del contributo economico.
SOCIAL CARD, A CHI SPETTA
I beneficiari del contributo sono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso di due requisiti.
Il primo: iscrizione nell’Anagrafe della popolazione residente (comunale).
Il secondo: titolarità di una certificazione Isee ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15mila euro annui.
Il contributo non spetta invece ai nuclei percettori di reddito di cittadinanza; reddito di inclusione; qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà o in cui almeno uno dei componenti sia percettore di assicurazione sociale per l’impiego-Naspi e indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori-Dis-coll; indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; cassa integrazione guadagni-Cog; altra differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.
QUANTO VALE
La misura prevede un solo contributo economico per nucleo familiare di importo complessivo pari a 382,50 euro. La mancata effettuazione del primo pagamento entro il 15 settembre 2023 comporta la non fruibilità delle carte e la conseguente decadenza del beneficio. Il contributo è destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità (indicati nell’allegato 1 del decreto interministeriale), con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, e può essere speso presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, aderenti ad apposita convenzione.