Domande di ingresso lavoratori stagionali, ultimo click day del Decreto Flussi il 12 dicembre. A breve si aprirà la finestra del Viminale per presentare le domande per l'ingresso in Italia per motivi di lavoro stagionale nei settori dell'agricoltura e turistico alberghiero. La quota è stata stabilita dal Decreto Flussi 2023 che prevede complessivamente l’arrivo di 136 mila lavoratori non comunitari. Alla data del 26 novembre, nella fase di precompilazione risultano inserite in totale 607.904 istanze. Oltre a quelle per i lavoro domestico, sono state registrate 253.473 istanze relative al lavoro subordinato non stagionale e 260.953 relative al lavoro stagionale. Tutte le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2023, informa il Viminale.
Per il click day di martedì 12 sono disponibili 82.550 posti, di cui 40mila riservati alle associazioni datoriali dell'agricoltura e 30mila per quelle del turismo, ma sono state già caricate oltre 260mila domande. Possono accedere in Italia in qualità di lavoratori stagionali:
cittadini di Paesi con i quali nel corso del triennio entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria,
lavoratori di Stati che, anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche aventi ad oggetto i rischi per l'incolumita' personale derivantidall'inserimento in traffici migratori irregolari
apolidi e a rifugiati riconosciuti dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
DOMANDE DI INGRESSO LAVORATORI IN ESUBERO ANCHE PER COLF E BADANTI: SOLO 1 SU 9 SARA' ACCOLTA
Nonostante l'ampliamento degli ingressi previsti dal Decreto Flussi, con l'apertura di un canale di ingresso per lavoratori non comunitari nel settore domestico - quindi dell'assitenza familiare e socio-sanitaria- , la domanda è decisamente più alta della disponibilità concessa. Ovvero 9.500 unità nel 2023, 9.500 unità nel 2024 e 9.500 unità nel 2025. Si tratta ancora di cifre basse rispetto all’offerta di lavoro, quindi solo una domanda su nove sarà accolta.
Gli addetti ai lavori e i rappresentanti di categoria si chiedono che fine faranno le 76 mila domande in overbooking e sottolineano la necessità di monitorare la regolarizzazione degli oltre 9 mila lavoratori ammessi. Invece per le domande inevase si attende la possibilità del prossimo click day in calendario per il 7 febbraio 2024. Intanto resta sul tappeto il "nodo assistenza", in quanto le quote assegnate agli ingressi nel settore domestico sono del tutto insufficienti.
DOMANDE DI INGRESSO LAVORATORI, LA RETRIBUZIONE DEL LAVORATORE NON POTRA' ESSERE INFERIORE ALL'ASSEGNO SOCIALE
Alla luce delle ultime circolari ministeriali la retribuzione del nuovo lavoratore non potrà essere inferiore al minimo previsto per l’assegno sociale (503,27 euro mensili). Sul punto si è espressa anche l’Associazione Domina- Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico- che quantifica che le potenziali entrate per le casse dello Stato saranno pari a 16 milioni. Il calcolo si ipotizza su 9.500 lavoratori domestici da regolarizzare, quindi le entratederivanti dal gettito Irpef e addizionali. A queste si aggiungono contributi assistenziali e previdenziali, calcolati in base ai dati INPS sui contributi versati per il lavoro domestico.
Secondo le stime del Rapporto Annuale dell'Economia dell'Immigrazione 2023, in quattro anni dai lavoratori extra Ue arrivranno entrate per 3 miliardi tra imposte e contributi. Saranno 574mila in quattro anni. Intanto le quote fissate dall’esecutivo risultano nei fatti lontane dalle esigenze reali del sistema produttivo del Paese e del welfare privato sociale. I cittadini non riescono a dare risposte alle necessità di familiari anziani o dei propri bambini.