Disoccupazione agricola 2023, al beneficio economico si aggiunge la copertura previdenziale e l'anticipo pensionistico. La disoccupazione agricola è un importante sostegno al reddito per la categoria dei braccianti, ma anche per i piccoli coloni, compartecipanti familiari, piccoli coltivatori diretti che integrano le giornate lavorative con versamenti volontari. Come spiega il coordinatore di Inac Puglia Giuseppe Notarangelo, la campagna è ancora in corso. Ha avuto inizio il 1° gennaio e si concluderà eccezionalmente il 2 aprile in quanto il 31 marzo coincide con le festività pasquali. "La disoccupazione agricola ha la sua peculiarità legata al rapporto di lavoro in agricoltura, e viene presentata l'anno successivo a quello lavorato" spiega. "Le giornate di lavoro dei braccianti hanno validità ai fini previdenziali e assistenziali solo a seguito della pubblicazione , da parte dell’INPS, degli elenchi anagrafici che avviene agli inizi di aprile dell’anno successivo e quindi, sul 2023 non abbiamo ancora un dato numerico puntuale.
Inac Puglia oltre a promuovere questa prestazione, è impegnata a informare e a prendere contatti con quanti hanno già presentato domanda per l'anno precedente. "La disoccupazione agricola di fatto è specifica per il settore agricolo, caratterizzato dalla stagionalità, e consente di integrare le giornate non lavorate l'anno precedente, con un beneficio economico pari al 40% della retribuzione per il numero di giornate lavorate, nel limite della capienza massima di 365 giorni. Il pagamento dell’indennità determina automaticamente l’accredito di contribuzione figurativa utile per il diritto e la misura della pensione. In sostanza, tra lavoro e disoccupazione, consente la copertura dell'intero anno ai fini pensionistici" sottolinea Notarangelo.
Altro dato tutt'altro che secondario, sottolinea Notarangelo, è che il lavoro agricolo dipendente rientra tra le mansioni particolarmente pesanti o gravose che danno diritto all’APE Sociale e alla pensione Anticipata Precoci ossia la possibilità di un anticipo pensionistico con requisiti agevolati rispetto a quelli ordinari. “La disoccupazione agricola prevede oltre ad un beneficio economico, la copertura previdenziale e anche requisiti agevolati per l’accesso alla pensione".
L’indennità viene pagata in unica soluzione da INPS, generalmente nel mese di giugno dell’anno di presentazione della domanda. Si tratta di una prestazione molto nota nel settore agricolo e consente di raggiungere importi considerevoli. Senza contare che riconosce prestazioni aggiuntive, come l'assegno al nucleo familiare, ma solo a determinate condizioni che non si sovrappongono con l'assegno unico universale.