Decreto Lavoro: tutte le modifiche approvate dall’Aula del Senato nella seduta del 21 giugno 2023. Le ultime novità che hanno ottenuto il disco verde si aggiungono alle modifiche apportate al testo iniziale del decreto legge dalla Commissione Affari sociali per i contratti a termine, la somministrazione di lavoro e in materia di stralcio dei debiti contributivi.
Il nuovo pacchetto prevede modifiche allo smart working, all'assegno di inclusione. Per poi passare per i contratti a termine, fringe benefit, detassazione lavoro notturno e festivo nel turismo. Si attende la conversione in legge il prossimo 3 luglio.
DECRETO LAVORO, LO SMART WORKING
Sul fronte smart woking, è noto che da tempo il dibattito è aperto sull'opportunità di prorogare la modalità per i fragili della Pubblica Amministrazione fino al 30 settembre, alla luce del fatto che per i privati è già arrivata la proroga delle norme agevolative fino al 31 dicembre sia per i lavoratori fragili, sia per quelli con figli fino a 14 anni.
CONTRATTI A TERMINE E SOMMINISTRAZIONE
Il Decreto Lavoro Sui si è pronunciato sui contratti a termine modificando la forma. Da oggi anche i rinnovi, e non solo le proroghe, saranno senza causali fino a 12 mesi. Novità in arrivo anche per la somministrazione. Si prevede l’abolizione dei limiti quantitativi (20%) attualmente previsti per il personale in apprendistato e anche di quelli per le assunzioni dei lavoratori in mobilità, disoccupati o svantaggiati.
DECRETO LAVORO, FRINGE BENEFIT
Sui fringe benefit resta l'impostazione originaria: sono esentasse fino a 3mila euro per i lavoratori con figli. Tuttavia questi strumenti saranno esenti da contributi e fisco.
DECRETO LAVORO, L'ASSEGNO DI INCLUSIONE
Il pacchetto di modificche presentate al Decreto Lavoro include l'Assegno di inclusione, che prevede il superamento del Reddito di Cittadinanza. Si prevede che in caso di nuclei familiari con figli under-14 l'obbligo di accettare il contratto (anche a tempo indeterminato) scatta solo entro una distanza lavoro-domicilio di 80 Km o entro un limite temporale di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico (in base all'attuale formulazione dell'articolo 9 del decreto 1° maggio un contratto a tempo indeterminato andava accettato in tutto il territorio nazionale). Per quanto riguarda il solo lavoro a tempo determinato (anche in somministrazione) per cui era già previsto il limite degli 80 Km è stato aggiunto anche il limite orario di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico
DONNE VITTIME DI VIOLENZA, PASSA L'EMENDAMENTO PAITA- SBROLLINI
La norma permetterà alle donne vittime di violenza di costituire nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini Isee per l’accesso all’Assegno di inclusione. Inoltre, queste donne potranno avvalersi di percorsi di inclusione personalizzati.
RECUPERO CONTRIBUTI
Nel provvedimento è entrata anche una modifica che consente a commercianti, artigiani, lavoratori agricoli e professionisti iscritti alla gestione separata Inps di ricostruire la propria posizione contributiva di fatto decurtata di quei contributi oggetto dello stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro affidate all’ex Equitalia dal 2000 al 2015. In attesa delle istruzioni che dovrà diramare l'Inps è certo che le somme dovute dovranno essere versate entro il 2023 in unica soluzione o anche a rate.
DECRETO LAVORO, DETASSAZIONE DEL LAVORO NOTTURNO E FESTIVO NEL TURISMO
Accolto l'emendamento sulla detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti del settore turistico, ricettivo e termale. Per il periodo dal 1° giugno al 21 settembre 2023 «è riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15 per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e straordinario». Questa norma si applica ai dipendenti con reddito di importo non superiore a 40mila euro (periodo d’imposta 2022).
FONDI AI DISABILI
Con una quarantina di milioni si punta a evitare il taglio di fondi ai disabili, confermando l’estensione dell’Assegno di inclusione ai componenti svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza. La soluzione è la rimodulazione della scala d’equivalenza con il ripristino del valore previsto dal Dl 1° maggio per i minori con disabilità o non autosufficienti (pari a 0,5) e l’introduzione di un ulteriore incremento di 0,2 punti per ciascun altro componente adulto, come detto, in condizione di grave disagio bio-psico-sociale inserito in programmi di cura e assistenza certificati dalla pubblica amministrazione.
FONDO DI SOSTEGNO PER LE FAMIGLIE DELLE VITTIME DI GRAVI INFORTUNI SUL LAVORO
È passato anche un emendamento che aumenta di 5 milioni per il 2023 la dotazione del fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, di cui all'articolo 1, comma 1187, della legge n. 296/2006.