Decreto flussi 2026, nuovi limiti per l'ingresso delle badanti. In Consiglio dei Ministri il via libera al nuovo Decreto Flussi 2026/2028 e per il decreto legge correlato. La nuova programmazione degli ingressi degli stranieri per motivi di lavoro prevede l'introduzione di alcuni limiti per gli ingressi di lavoratori impegnati in attività di assistenza ad anziani e disabili.
Nei prossimi tre anni potranno fare il loro ingresso in Italia per motivi di lavoro 497.550 lavoratori e lavoratrici non comunitarie, quasi 50.000 in più rispetto ai 450.000 che sono stati programmati nel 2023/2025. Solo nel 2026 saranno 164.850. Nella riunione del 2 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato anche il nuovo decreto legge Flussi una serie di novità in materia, pubblicato il giorno successivo in Gazzetta Ufficiale.
NUOVO DECRETO FLUSSI 2026, COSA PREVEDE
Il nuovo decreto Flussi prevede quasi 500.000 ingressi in tre anni, 164.850 nel 2026. Il primo click day è previsto per il 12 gennaio e riguarderà gli ingressi per lavoro stagionale nel settore agricolo. Inoltre il 2 ottobre scorso, nella riunione del Consiglio dei Ministri non è arrivato solo il Documento programmatico di Finanza pubblica, ma anche novità sulle attività di gestione dei flussi migratori.
Il CdM ha approvato in via definitiva il nuovo DPCM con la programmazione triennale degli ingressi per motivi di lavoro, il cosiddetto decreto Flussi, e il decreto legge correlato che introduce una serie di novità in materia.
DPCM DECRETO FLUSSI 2026, I LIMITI INTRODOTTI PER GLI INGRESSI DELLE BADANTI
Rispetto alla versione preliminare del 4 settembre scorso sono stati reinseriti i limiti per l’ingresso in Italia di lavoratori e lavoratrici da destinare ad attività di cura e assistenza ad anziani ultraottantenni e disabili. Quest’anno è stato previsto in via sperimentale l’ingresso fuori quota per badanti e assistenti socio-sanitari nel limite di 10.000 ingressi.
Inizialmente si prevedeva che dal 2026 assistenti socio-sanitari sarebbero potuti entrare nel Paese senza vincoli, una boccata d’ossigeno per il settore alle prese con mancanza di personale e una domanda sempre maggiore per via della popolazione italiana sempre più anziana e bisognosa di caregiver.
IL TESTO UFFICIALE PUBBLICATO IN GAZZETTA
Nella versione definitiva del decreto n. 146/2025, subito pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono tornati i limiti numerici per l’ingresso di badanti e assistenti e soprattutto la misura non viene resa strutturale ma sarà valida solo per il prossimo triennio.
Dal 2026 al 2028, quindi, badanti e assistenti potranno quindi entrare fuori quota solo nel limite di 10.000 ingressi.
Inoltre, il nuovo decreto legge stabilisce che i badanti e gli assistenti che hanno fatto il loro ingresso nel Paese, nei primi 12 mesi di effettiva occupazione legale in Italia, potranno svolgere esclusivamente l’attività autorizzata (quindi assistenza ad anziani e disabili). Potranno cambiare datore di lavoro solo previa autorizzazione degli Ispettorati territoriali del lavoro.
Confermata la regola per cui la domanda di nulla osta deve essere presentata esclusivamente per il tramite delle associazioni di categoria del settore domestico o le agenzie per il lavoro.
REVISIONE DEL TERMINE PER L'ADOZIONE DEL NULLA OSTA PER IL LAVORO SUBORDINATO
Il testo prevede che tale termine decorra dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota di ingresso, anziché dalla data di presentazione della domanda. Inoltre trova spazio il diritto dei lavoratori e lavoratrici straniere a soggiornare legittimamente nel territorio dello Stato e svolgere temporaneamente l’attività lavorativa, che viene esteso anche ai casi di “attesa” della conversione del permesso di soggiorno, oltre a quelli già previsti di rilascio e rinnovo.
Infine, il nuovo decreto legge prevede anche nuove regole per favorire l’emersione del lavoro irregolare e sui ricongiungimenti familiari (il termine per il rilascio del nulla osta passa da 90 giorni a 150 giorni), controlli a campione e la possibilità per le vittime di tratta di ottenere l’assegno di inclusione come già accade per le vittime di caporalato. Per questi ultimi si amplia da 6 a 12 mesi la durata del permesso di soggiorno e, allo stesso modo, si prevede l’estensione da 6 mesi a 12 mesi della durata dei permessi di soggiorno per motivi di protezione sociale.
DECRETO FLUSSI 2026, ECCO LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE
Il primo click day sarà il 12 gennaio 2026 e riguarderà gli ingressi per lavoro stagionale nel settore agricolo.
Per le altre date si dovrà aspettare il mese successivo: