La due giorni di Roma ha sancito le coordinate per la costruzione della nuova impalcatura sociale del futuro. Il primo meeting promosso dal patronato Inac-Cia "Per le persone, innovarsi con i valori di sempre" ha dettato la linea alla pubblica amministrazione e alla politica, ma anche internamente, alla platea degli operatori che ogni giorno garantisce risposte ai cittadini. Inac Cia incassa un prezioso risultato politico e di indirizzo, e si impone sullo scenario nazionale come avamposto della modernità e guida del cambiamento e dell'evoluzione in chiave progressista.
Il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, pur non essendo riuscito a partecipare alla tavola rotonda, ha fatto sapere attraverso il suo entourage, che è sua ferma intenzione procedere alla riforma dei patronati partendo dalla modifica della Legge 152 del 2001, come richiesto da Inac. E che presto darà seguito alla seconda convocazione del tavolo ministeriale, dopo il primo incontro del 26 ottobre scorso. I vertici di Inac Cia sono pronti a consegnare la strategia illustrata alla platea adunata al Carpegna Palace.
Una proposta in cinque punti, illustrata dal Presidente Alessandro Mastrocinque, e che ha incontrato il sostegno e la condivisione degli ospiti che hanno preso parte alla tavola rotonda aperta sul tema "Il futuro dei patronati tra sfide digitali in una società che evolve". Anticipati dalla relazione introduttiva della commissaria straordinaria dell'Inps Micaela Gelera, sono intervenuti il direttore generale di Inps Vincenzo Caridi, gli esponenti dei patronati più rappresentativi del Paese, Valter Marani del Cipla e Anna Maria Bilato del Cepa, oltre ai due parlamentari, l'On. Chiara Gribaudo del Partito Democratico e l'On. Michele Gubitosa del Movimento 5 Stelle.
La condivisione a più voci delle criticità e dei nervi scoperti affrontate nella gestione degli enti di pubblica utilità, e soprattutto nei rapporti con la pubblica amministrazione, hanno consentito di tratteggiare i nodi da sciogliere, ma anche di sagomare il patronato del futuro. Dal mandato di patrocinio digitale al trasferimento della titolarità sui pagamenti dal Ministero ad Inps; dalla semplificazione delle procedure di controllo all'azzeramento dei tempi di rendicontazione e monitoraggio; dalla condivisione delle banche dati per garantire l'interoperabilità fino all'incremento della dotazione del fondo destinato ai patronati. Queste e tante altre argomentazioni hanno impegnato tutti gli addetti ai lavori a fare la propria parte.
Senza escludere l'indicazione le indicazioni "riservate agli addetti ai lavori" interni, proposte da un'attenta e accurata analisi del direttore nazionale del Patronato Inac Cia Massimo Lazzarin sul tema "Efficientamento ottemperanza e Sviluppo dell'attività Inac-Cia", ma anche dal direttore nazionale della Cia Agricoltori Italiani Maurizio Scaccia. Entrambi hanno proposto una lettura tecnica dei dati in pancia all'organizzazione, che ha consentito la costruizione di un canovaccio di indirizzo politico a cui guardare. Un orizzonte e una guida per gli operatori che hanno affollato la sala convegni.
Non sono mancati momenti di grande commozione. Il ricordo di Libero Seghieri da parte del direttore Lazzarin ha richiamato sul palco la moglie e alcuni collaboratori, che hanno espresso parole di ringraziamento per la celebrazione di un uomo che si è speso per il patronato. Nello stesso momento è stata annunciata l'istituzione di un premio annuale Inac riservato ai più meritevoli.
Nel corso della seconda giornata del meeting, il dibattito è stato aperto su "L'evoluzione del patronato Inac-Cia tra norvità normative, comunicazione, formazione e Servizio Civile". I 5 focus condotti dagli esperti hanno illustrato le attività interne e le nuove prospettive da realizzare per il 2024. Sono intervenuti l'avvocato Giulio Cimaglia, consulente legale Inac-Cia, su "Opposizione decisione Inail: il ruolo del patronato"; Romolo Esposito responsabile area normativa Inac-Cia su "Le novità della legge di bilancio"; Manuel Orazi responsabile comunicazione Inac-Cia su "Inac-Cia le nuove sfide della comunicazione"; Luciano Bozzato Coordinatore nazionale Formazione Inac-Cia su "L'importanza della formazione per Inac-Cia"; e infine Gaia Terzani Consulente per il Servizio Civile di Inac-Cia su "I nuovi progetti da realizzare".