Congedo parentale 2024 all'80%, Inps pubblica le Faq e chiarisce le modalità operative per la fruizione. La legge di bilancio 2024 (L. 213/2023) ha innalzato l’importo dell' indennità di congedo parentale fruibile per madri o padri per un secondo mese, sul totale dei 6 previsti entro il 6° anno di vita del bambino. In particolare si prevede l'aumento dell'indennità all'80% per due mesi nel 2024 e all'80% per un mese e al 60% per un altro mese, a regime, a partire dal 2025.
CONGEDO PARENTALE 2024 ALL'80% APPLICABILE AI LAVORATORI DEL SETTORE PUBBLICO E PRIVATO
La novità è applicabile ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità – di cui rispettivamente al Capo III e al Capo IV del DLgs. 151/2001 – successivamente al 31 dicembre 2023. Attualmente la normativa prevede che per ogni bambino, nei primi suoi dodici anni di vita, ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro per periodi che non possono complessivamente eccedere il limite di dieci mesi, salvo il caso in cui il padre fruisca dell'astensione per almeno tre mesi, per cui si aggiunge un mese ulteriore.
A CHI COMPETE IL DIRITTO DI ASTENERSI DAL LAVORO
Può usufruire del congedo parentale: la madre lavoratrice, trascorso il periodo di congedo di maternità obbligatorio per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi; il padre lavoratore, dalla nascita del figlio, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi, elevabile a sette per un periodo continuativo o frazionato non superiore a undici mesi, qualora vi sia un solo genitore ovvero un genitore nei confronti del quale sia stato disposto, l'affidamento esclusivo del figlio. In quest'ultimo caso, l'altro genitore perde il diritto al congedo non ancora utilizzato.
CONGEDO PARENTALE 2024 ALL'80%
E' bene chiarire che in caso di parto plurimo, il diritto al congedo parentale spetta per ogni figlio.
Nell'ambito dei limiti di durata citati spettano i seguenti indennizzi:
-alla madre, fino al dodicesimo anno di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) un periodo indennizzabile di 3 mesi, non trasferibile all’altro genitore;
-al padre, fino al dodicesimo anno di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) un periodo indennizzabile di 3 mesi, non trasferibili all’altro genitore;
-a entrambi i genitori , in alternativa un ulteriore periodo indennizzabile della durata complessiva di 3 mesi, fruibile anche in modalità ripartita tra i genitori, nei limiti individuali del singolo genitore e nel limite di coppia di 9 mesi indennizzabili. sono indennizzabili anche il decimo e l’undicesimo mese nel caso in cui il reddito personale del richiedente il congedo sia inferiore a 2,5 volte la pensione minima.
CONGEDO PARENTALE 2024 ALL'80%, LE ISTRUZIONI OPERATIVE
Nella circolare N. 57 l'istituto chiarisce le modalità operative per la fruizione dell'indennità. Si ricorda che il mese con indennità aumentata può essere utilizzato alternativamente dai due genitori o esclusivamente da uno di essi, anche in modalità spezzata (giorni o ore). INPS ha reso noto con il messaggio 2283 2024 che sono state introdotte alcune modifiche alla procedura telematica delle domande e fornisce nuove istruzioni operative anche ai datori di lavoro e agli operatori di sede.
Le novità cercano di ovviare alle difficoltà di applicazione della norma che prevede l’indennità maggiorata per un mese all’80% nel 2023 e per due mesi all’80% nel 2024. Solo per i genitori che hanno terminato il congedo di maternità o paternità dopo il 31 dicembre 2022 nel primo caso e dopo il 31 dicembre 2023 nel secondo. In assenza di tali dati nella domanda di congedo, i datori di lavoro hanno dovuto reperirli autonomamente.
Il flusso di acquisizione delle domande di congedo parentale è stato modificato per permettere a richiesta di indennità con aliquota maggiorata fornendo i necessari dettagli. Durante la compilazione della domanda telematica, il lavoratore dovrà selezionare la nuova dichiarazione "Dichiaro di voler richiedere l’indennizzo con aliquota maggiorata" nella sezione "Dati domanda".
COSA FARE SE IL PARTO RICADE NEL 2022
Se la data di parto o di ingresso in famiglia per affidamento/adozione ricade nel 2022, il lavoratore dovrà inserire almeno una delle seguenti date: data ultimo giorno di congedo di maternità fruito come dipendente del settore pubblico o privato per il minore; data ultimo giorno di congedo di paternità alternativo fruito come dipendente del settore pubblico o privato per il minore; data ultimo giorno di congedo di paternità obbligatorio per il minore.