Congedo di paternità obbligatorio, tutte le domande presentate prima della sentenza della corte costituzionale saranno riesaminate. Chiarimenti per la lavoratrice, genitore intenzionale, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale. La Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità dell’articolo 27-bis del Testo Unico sulla maternità e paternità, nella parte in cui non riconosce il congedo di paternità obbligatorio a una lavoratrice, genitore intenzionale, in una coppia di donne che risultano genitori nei registri dello stato civile.
CONGEDO DI PATERNITA' OBBLIGATORIO, NON SONO INDEBITE LE FRUIZIONI ANTECEDENTI IL 24 LUGLIO 2025
Non possono essere considerate indebite le fruizioni di congedo di paternità obbligatorio per le lavoratrici genitori intenzionali in una coppia di donne risultanti genitori nei registri dello stato civile, antecedenti il 24 luglio 2025, data di pubblicazione della sentenza in Gazzetta Ufficiale. Le domande presentate da quelle lavoratrici, a cui il beneficio è stato esteso per effetto della pronuncia della Corte Costituzionale ai periodi precedenti a quella data, devono perciò “essere riesaminate dalle Strutture territoriali dell’Inps, su istanza di parte, nel rispetto del termine di prescrizione annuale disposto all’articolo 6, sesto comma, della legge 11 gennaio 1943, n. 138, e del termine di decadenza annuale, previsto dall’articolo 47, terzo comma, del D.P.R. 30 aprile 1970, n. 639”, conclude l’Inps.
CONGEDO DI PATERNITA' OBBLIGATORIO, CHIARIMENTI DI INPS
L'INPS con il messaggio del 5 novembre scorso inoltre, precisa che: