Collegato Lavoro, ecco tutte le novità su smart working, dimissioni e stagionali. Dopo mesi di congelamento in Commissione arriva alla Camera l'esame del Ddl Lavoro. Tra le novità più rilevanti introdotte c'è il nuovo contratto misto per Forfettari dipendenti e la risoluzione automatica del rapporto classificato come “dimissioni” in caso di assenze ingiustificate. Inoltre cambia la definizione di lavoro stagionale, una nuova durata del periodo di prova e più flessibilità nei contratti di apprendistato. Il testo dopo l'approvazione della Camera dovrà passare al vaglio del Senato.
COLLEGATO LAVORO, COSA PREVEDE IL DISEGNO DI LEGGE
COLLEGATO LAVORO, IL NUOVO CONTRATTO MISTO TRA REGIME FORFETTARIO E E LAVORO DIPENDENTE
Il nuovo contratto misto istituito dal Ddl Lavoro, collegato alla Manovra 2024, consente di mantenere il regime forfettario anche in alcuni specifici casi in cui l’attività professionale o autonoma viene esercitata nei confronti di un datore con il quale sussiste un rapporto di lavoro dipendente. Attualmente questa fattispecie è vietata.
Ad oggi, il regime fiscale delle Partite IVA forfettarie è compatibile con il reddito da lavoro dipendente purché quest’ultimo non superi i 30mila euro e soltanto nel caso in cui non ci siano sovrapposizioni fra datore di lavoro e cliente. La novità proposta dal Ddl Lavoro prevede invece che le due entrate siano compatibili in soli due casi:
COLLEGATO LAVORO, LA RISOLUZIONE AUTOMATICA DEL RAPPORTO DI LAVORO CON ASSENZE INGIUSTIFICATE
Altra novità di rilievo introdotta nel corso dell’esame in Commissione è la norma sulle assenze ingiustificate per un periodo più lungo di quello previsto dal contratto collettivo, e comunque per più di 15 giorni: in questi casi, risulta automaticamente risolto il rapporto di lavoro per dimissioni volontarie.
Nel caso in cui si verifichi questa ipotesi, il dipendente non risulta licenziato e pertanto non matura il diritto ala NASpI né ad altri sussidi di disoccupazione.
COLLEGATO LAVORO, COMPATIBILITA' TRA CIG E ATTIVITA' LAVORATIVA
Il nuovo testo modifica l’attuale disciplina sulla compatibilità fra cassa integrazione e svolgimento di attività lavorativa e viene estesa a tutti i lavoratori la possibilità di lavorare durante la CIG, rinunciando a trattamento limitatamente alle giornate di lavoro effettuate. Attualmente, invece, questo sarebbe possibile solo in presenza di un contratto a termine fino a sei mesi e o di lavoro autonomo. Vige comunque l’obbligo di darne comunicazione all’INPS.
LA SOSPENSIONE DEI TERMINI FISCALI PER I PROFESSIONISTI
Per i professionisti c’è poi una nuova norma che mira a rinforzare il diritto alla malattia. In particolare, vengono sospesi i termini per gli adempimenti fiscali o contributivi (anche nei confronti dei loro clienti) nei casi di parto e di ricovero del figlio minorenne.
La legislazione attuale prevede invece che i termini siano sospesi solo nei casi di ricovero ospedaliero, decesso, parto prematuro e interruzione di gravidanza. Vengono quindi introdotte due nuove fattispecie.
COLLEGATO LAVORO, ECCO COME CAMBIA LO SMART WORKING
Infine il collegato lavoro introduce una novità sugli adempimenti del datore di lavoro che applica lo smart working. Le comunicazioni al Ministero con i nominativi dei lavoratori e la data di inizio e di fine delle prestazioni di lavoro in modalità agile vanno inviate entro 5 giorni dalla data di avvio del periodo, oppure entro i 5 giorni successivi alla data in cui si verifica l’evento modificativo della durata o della cessazione del periodo di lavoro in smart working.