Il racconto della vicenda del responsabile Inac-Cia di Bari, Ezio Giannatempo: “L’anziano si è recato nella nostra sede per ricevere delle informazioni generiche su una prestazione per cui non aveva i requisiti, con l’occasione però mi sono dedicato ad un controllo della sua situazione pensionistica e ho notato -spiega il responsabile del patronato- che c’era qualcosa che non tornava. In effetti, il signore in questione era da tempo titolare di AOI (Assegno ordinario di invalidità) e questo, come previsto della norma vigente, sarebbe dovuto essere convertito, da Inps, in una pensione di vecchiaia. Una dimenticanza dell’Istituto che può succedere, anche se il diritto dovrebbe scattare d’ufficio. Dunque -spiega Giannatempo- abbiamo aperto l’istanza e Inps ha preso atto della situazione, provvedendo nel ricalcolo della posizione, tornando indietro di cinque anni. Il conto generato superava i 62.000 euro che, decurtati della parte che l’ansiano aveva percepito nel tempo con l’assegno di invalidità, ha significato un riconoscimento netto di quasi 8000 euro per il nostro patrocinato. Non appena è giunto il provvedimento –conclude il responsabile di Inac-Cia di Bari- abbiamo contattato l’anziano che è rimasto per qualche attimo senza parole, poi ci ha ringraziato facendo trasparire anche della commozione. Quella “cifretta” frutto di un diritto riconosciuto è un ristoro molto importante per chi vive di una modesta pensione. Vedere le persone felici è una bella sensazione che mi ripaga di tante giornate dove le cose non girano per il verso giusto.