Calcolo Naspi in caso di cassa integrazione a zero ore. Con il messaggio divulgato il 13 dicembre scorso l'Istituto di Previdenza chiarisce il calcolo della NASpI nei casi in cui il lavoratore non abbia una retribuzione imponibile nel quadriennio per cassa integrazione a zero.
CALCOLO NASPI IN CASO DI CASSA INTEGRAZIONE A ZERO ORE
Il documento dell'Inps riporta che secondo l’articolo 4, comma 1, del D.Lgs. n. 22 del 4 marzo 2015, la NASpI è calcolata in base alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente 4,33.
Di seguito Ie nuove indicazioni nel caso in cui il lavoratore sia stato sempre percettore di integrazione salariale a zero ore e non vi sia quindi alcuna retribuzione percepita cui fare riferimento.
CALCOLO NASPI, LE MODALITA' DI CALCOLO ORDINARIE DELL'INDENNITA'
La circolare INPS n. 94 del 12 maggio 2015 aveva già chiarito le modalità di calcolo ordinarie dell'indennità di disoccupazione, precisando che si considerano tutte le settimane di contribuzione, indipendentemente dal fatto che siano interamente o parzialmente retribuite. Tuttavia, il messaggio si concentra sui casi in cui, nel quadriennio di riferimento, il lavoratore sia stato costantemente in cassa integrazione a zero ore, senza percepire alcuna retribuzione imponibile.
In tali circostanze, l’assenza di una retribuzione imponibile rende impossibile il calcolo standard della prestazione NASpI. Inoltre, non è possibile applicare il cosiddetto “meccanismo di neutralizzazione” per estendere il quadriennio di osservazione, come avviene per la verifica del requisito contributivo minimo di tredici settimane.
CALCOLO NASPI, L'INPS PREANNUNCIA NUOVE ISTRUZIONI OPERATIVE PER GESTIRE LA CASISTICA
Per ovviare a questa situazione, l’INPS, su indicazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, prevede l’utilizzo dei dati relativi all’imponibile previdenziale derivante dalla contribuzione figurativa delle integrazioni salariali ricevute. Queste integrazioni possono essere state corrisposte direttamente dall’INPS o anticipate dall’azienda e poi conguagliate.
Il messaggio preannuncia inoltre che ulteriori indicazioni operative saranno fornite alle strutture territoriali per gestire correttamente questa casistica specifica.