Bonus tredicesima per lavoratori con figli e reddito fino a 28 mila euro. Lo ha recentemente confermato il Viceministro Leo nel corso del convegno Telefisco promosso da Il sole 24 Ore, dove ha presentato i dettagli e i requisiti. Arriverà a Natale e sarà esente Irpef. L'una tantum sarà riconosciuta su richiesta del lavoratore, "che attesta per iscritto di avervi diritto". La misura ha un onere di 100,3 milioni per il 2024. Grazie all’andamento positivo delle Entrate il Governo ha deciso di anticipare l’erogazione del Bonus 100 euro nelle tredicesime di dicembre.
E' stato previsto di inserire un emendamento nel Decreto Legge Omnibus, attualmente in corso di conversione in legge e in discussione presso le commissioni Bilancio e Finanze del Senato. La conversione è prevista entro il prossimo 8 ottobre.
BONUS TREDICESIMA PER LAVORATORI CON FIGLI
Un'indennità di 100 euro per il 2024 destinata ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo non superiore a 28mila euro e con coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico. E' il Bonus Natale, in arrivo con le tredicesime di quest'anno, così come prevede l'emendamento del governo al decreto Omnibus all'esame delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. L'indennità "non concorre alla formazione del reddito complessivo del lavoratore", quindi i 100 euro saranno netti.
BONUS TREDICESIMA PER LAVORATORI CON FIGLI, I REQUISITI
Tra le condizioni per poter ricevere l'indennità, si indica che il lavoratore deve
- avere un coniuge "non legalmente ed effettivamente separato e almeno un figlio, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato",
che siano fiscalmente a carico, oppure deve avere "almeno un figlio" fiscalmente a carico in presenza di un nucleo familiare monogenitoriale.
- inoltre il lavoratore deve avere capienza fiscale con riferimento ai redditi di lavoro dipendente percepiti: cioè l'imposta lorda determinata sui redditi di lavoro dipendente deve essere di ammontare superiore a quello della detrazione per tipo di reddito spettante. L'una tantum inoltre viene riproporzionata in funzione del periodo di lavoro svolto dal lavoratore del corso dell'anno.
Il viceministro all'Economia ha dichiarato che il bonus di Natale è:
rivolto ai nuclei familiari con redditi compresi tra 8.500 e 28.000 euro annui e
esente da tassazione,
così da garantire che i destinatari ricevano l’intero importo netto di 100 euro. Attualmente, i redditi di questa fascia sono soggetti a una tassazione Irpef del 23%;
Da ricordare che si ipotizza la conferma dell'unificazione dei due primi scaglioni di reddito con IRPEF ulteriormente ridotta se si confermerà il buon andamento del gettito fiscale attuale. L’importo complessivo stanziato per il bonus natalizio è stimato in 100 milioni di euro.
I DATORI DI LAVORO DEVONO VERIFICARE LA SPETTANZA DELL'INDENNITA'
Spetta ai sostituti d'imposta, ovvero i datori di lavoro, verificare in sede di conguaglio la spettanza dell'indennità e, qualora non si rilevi spettante, provvedere al recupero del relativo importo. Si prevede infine che i contribuenti aventi diritto all'indennità, qualora non l'abbiano ricevuta, possano richiederla nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di riferimento.
Qualora invece l'indennità erogata non risulti "non spettante o spettante in misura inferiore", il relativo importo è restituito in sede di dichiarazione.
BONUS TREDICESIMA PER LAVORATORI CON FIGLI, INTERROGATIVO SUL BONUS BEFANA
Il Consiglio dei ministri aveva approvato il 30 aprile scorso in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della legge delega sulla riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111), con una ampia revisione del regime impositivo dei redditi delle persone fisiche (IRPEF) e delle società e degli enti (IRES).
In tema in particolare di redditi da lavoro dipendente era stato prevista una misura provvisoria, in attesa del nuovo un regime fiscale sostitutivo per la tredicesima mensilità previsto dalla Riforma. Ovvero l’erogazione, nel mese di gennaio 2025 del cosidetto Bonus Befana, un’indennità di 100 euro ai lavoratori dipendenti che nel 2024 fossero nelle seguenti condizioni:
reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico, oppure almeno un figlio a carico, in presenza di un solo genitore presente ,
imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati), percepiti dal lavoratore, d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti.
Il decreto legislativo è ancora in attesa della bollinatura della Ragioneria generale per poter proseguire poi passando al vaglio delle commissioni parlamentari di Camera e Senato. Un iter troppo lungo secondo il Governo.