Bonus giovani, donne e Mezzogiorno previsti dal Decreto Coesione per incrementare l'occupazione. I bonus sono introdotti per aumentare l’occupazione giovanile stabile e riguarda le assunzioni a tempo indeterminato di soggetti di età inferiore a 35 anni; per favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro per le lavoratrici svantaggiate; per sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES unica, contribuendo alla riduzione dei divari territoriali promuovendo, presso datori di lavoro privati fino a 10 lavoratori occupati, l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi.
BONUS GIOVANI, DONNE E MEZZOGIORNO: INCENTIVI DEL DECRETO COESIONE ANALIZZATO DAI CONSULENTI DEL LAVORO
Il Decreto Coesione ha previsto alcuni incentivi a sostegno dell’occupazione: Bonus Giovani, Bonus Donne e Bonus Zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES unica. In attesa del via libera della Commissione europea alla fruizione, una circolare della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro (n. 7/2024) ha posto sotto la lente queste soluzioni, e lo ha fatto sulla base di alcuni aspetti: la platea dei beneficiari, la misura degli incentivi, le procedure di attuazione e le condizioni per l’effettiva fruizione.
BONUS GIOVANI, ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO DEGLI UNDER 35
La soluzione riguarda le assunzioni a tempo indeterminato di persone con meno di 35 anni, quindi fino a 34 anni e 364 giorni sarà possibile rientrare potenzialmente nell’ambito di applicazione. L’incentivo ricalca l’esonero contributivo parziale previsto dalla legge 205/2017, prevedendo tra i requisiti quello che il giovane, alla data di assunzione incentivata, non sia mai stato occupato a tempo indeterminato.
Pertanto i requisiti per il giovane assunto sono due: un’età anagrafica inferiore ai 35 anni e l’assenza di rapporti di lavoro a tempo indeterminato nell’intera vita lavorativa. Non costituiscono causa ostativa rapporti di lavoro autonomo, compresi quelli di collaborazione coordinata e continuativa. È previsto che il bonus spetta anche nei casi di precedente assunzione con contratto di lavoro di apprendistato non proseguito come ordinario rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
ESONERO DEL 100 PER CENTO DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
La soluzione prevede l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) nel limite massimo di importo di 500 euro su base mensile per ciascuna assunzione o trasformazione, per u periodo massimo di 24 mesi. Nel caso di rapporto di lavoro a tempo parziale, il massimale va ridotto in maniera proporzionale.
L’esonero non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. Risulta invece compatibile, senza alcuna riduzione, con la maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione dalle imposte sui redditi in presenza di nuove assunzioni di cui al decreto legislativo 216 del 2023.
BONUS DONNE, A CHI SPETTA
L’obiettivo è favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro per le lavoratrici svantaggiate, anche nell’ambito della Zona economica speciale per il Mezzogiorno. L’agevolazione si applica nel rispetto del regolamento Ue 651/2014 della Commissione europea del 17 giugno 2024, in relazione alle assunzioni a tempo indeterminato di donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti nelle regioni della Zes unica per il Mezzogiorno, ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali della Ue, o che operano nelle professioni o nei settori con accentuata disparità occupazionale di genere o ancora prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi (ovunque residenti).
BONUS DONNE, ESONERO DEL 100 PER CENTO DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI PER 24 MESI
L’agevolazione consiste in questo caso nell’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail nel limite massimo di importo pari a 650 euro su base mensile per ciascuna lavoratrice assunta, per un periodo massimo di 24 mesi. Nel caso di rapporto di lavoro a tempo parziale, il massimale deve essere proporzionalmente ridotto.
Lo sgravio totale contributivo si applica nel caso di contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato stipulati da datori di lavoro privati dal 1 settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025. Non è prevista alcuna esclusione per i rapporti di lavoro a tempo parziale mentre sono espressamente esclusi quelli di lavoro domestico e di appprendistato.
La disciplina in materia di cumulo e di compatibilità, nonché le particolari regole di calcolo degli acconti d’imposta, è analoga a quella relativa al bonus giovani.