Assegno Unico, gli ex titolari di Rdc devono presentare la domanda da marzo per continuare a percepire il sussidio. Dal mese di marzo tutte le famiglie che hanno ottenuto l'accredito dell'Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) sulla carta RDC, dovranno presentare una nuova domanda per accedere alla prestazione, ivi compresi i nuclei per i quali è intervenuta nel corso del 2023 la sospensione del Reddito di Cittadinanza.
Per garantire l’erogazione dell’assegno con continuità già dalla mensilità di marzo, la richiesta potrà essere trasmessa sin da subito. In ogni caso, la domanda può essere presentata entro il termine del 30 giugno 2024, senza perdere gli arretrati. Al fine di garantire una puntuale erogazione degli importi è necessario controllare l’esattezza del codice IBAN del conto corrente o della carta prepagata, che dovrà essere intestato/cointestato al richiedente la prestazione.
ASSEGNO UNICO COME QUOTA INTEGRATIVA DEL RDC, NECESSARIA UNA NUOVA DOMANDA
L’INPS comunica che, a decorrere dalla mensilità di marzo 2024, i nuclei familiari per i quali è cessata la fruizione del Reddito di cittadinanza (RdC) al 31 dicembre 2023 e ai quali l’Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) veniva corrisposto come quota integrativa dello stesso Reddito dovranno presentare una nuova domanda di assegno unico e universale (AUU). Le istruzioni sono contenute nel messaggio del 19 gennaio 2024, n. 258.
SOSPENSIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA NEL CORSO DEL 2023
Per i nuclei familiari che includono figli di età compresa tra 18 e 21 anni, per i quali è intervenuta la sospensione del RdC nel corso dell’anno 2023, in caso di mancata presentazione della domanda di AUU, l’Inps continuerà ad erogare la relativa prestazione fino alla competenza del mese di febbraio 2024.
Anche in tal caso, per poter beneficiare della prestazione, a partire dalla mensilità di marzo 2024 è necessario presentare una nuova domanda di Assegno Unico Universale.
ASSEGNO UNICO, VERIFICA DELLA CORRETTEZZA DEI DATI
L'INPS, con il messaggio del 19 gennaio 2024 n. 258, fa presente che i soggetti che hanno presentato la domanda devono verificare la correttezza dei dati di pagamento indicati, così come indicato anche dalla informativa del Patronato Inac. Sarà necessario controllare il codice IBAN del conto corrente o della carta prepagata, intestati/cointestati al richiedente la prestazione.
La domanda di assegno unico e universale e l’ISEE aggiornato devono essere presentati entro il 30 giugno 2024 (gli eventuali arretrati saranno corrisposti con successivo conguaglio).
IN CASO DI ASSENZA DI ISEE IN CORSO DI VALIDITA'
Nel caso in cui non venga fornito un Isee in corso di validità, l’importo dell’AUU sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa e, nel caso in cui l’utente presenti la Dichiarazione sostitutiva unica entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati per il 2024 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con la corresponsione dei relativi arretrati.