Assegno unico e scadenza rinnovo Isee, c'è tempo fino al 30 giugno per aggiornare i dati e ricevere gli arretrati. Il termine ultimo concesso per rinnovare l'Isee e quindi la domanda di Assegno Unico è stato il 28 di febbraio. Coloro che non sono riusciti ad aggiornanre la situazione economica equivalente si trovano nelle condizioni di chi non ha presentato il modello Isee e potrebbero ricevere solo la quota minima dell'assegno.
ASSEGNO UNICO E SCADENZA DEL RINNOVO ISEE, CHI NON HA AGGIORNATO I DATI AVRA' A MARZO SOLO L'ADEGUAMENTO INFLAZIONISTICO
Chi non ha aggiornato la situazione economica del nucleo familiare, quindi l'Isee, a partire dalla mensilità di marzo si vedrà erogata solo la quota minima dell’assegno unico, innalzata per il 2025 dello 0,8 per cento (per l’adeguamento annuale all’inflazione), quindi pari a 57,5 euro mensili per ciascun figlio a carico under 21. Ma c’è ancora tempo per intervenire: fino al 30 giugno 2025 si può inviare l’Isee aggiornato e ricevere gli arretrati maturati a partire da marzo.
ASSEGNO UNICO E SCADENZA DEL RINNOVO ISEE, COME FARE PER ACQUISIRE LA DICHIARAZIONE UNICA SOSTITUTIVA
L’Indicatore della Situazione economica equivalente (Isee) serve a valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie. Per ottenere la certificazione Isee è necessario presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu). È possibile acquisire la Dsu precompilata attraverso il servizio online “Portale unico Isee”.
Come spiegato dall'Inps, se già si fruisce dell’assegno unico, non è necessario presentare una nuova domanda per continuare a ricevere la prestazione.
ASSEGNO UNICO, GLI ADEMPIMENTI DEI BENEFICIARI. GIUGNO E' L'ULTIMA TIMELINE UTILE
L'automatismo previsto dall'Assegno Unico non esime i beneficiari da altri adempimenti. Il principale è quello relativo alla presentazione, ogni anno, di una dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per ottenere l’Isee, a cui è collegata la graduazione dell’importo dell’assegno unico.
Entro giugno si dovrà presentare la Dsu relativa all’anno prossimo e si garantisce la possibilità di recuperare anche gli arretrati da marzo. Mentre se la si presenterà da luglio in poi non ci saranno gli importi maggiorati arretrati e si continueranno a percepire quelli minimi.
I BENEFICIARI
Al momento oltre la metà dei beneficiari il 51% -pari a 4,87 milioni di figli raggiunti dalla misura- riceve la quota massima che nel 2025 sforerà i 200 euro mensili, per la precisione 201 euro per figlio minorenne a carico e 97,7 tra i 18 e i 21 anni con Isee sotto i 17.227 euro. E solo il 18% circa riceve invece la quota minima, spettante in assenza di Isee in corso di validità oppure con Isee superiore a 45.939 euro.