Le risorse previste per la prossima manovra arrivano in parte dai soldi risparmiati sullo stesso assegno unico per l’afflusso minore di domande rispetto a quanto il Governo aveva previsto. Sono in corso le nuove simulazioni dell' importo, ma gli addetti ai lavori rivelano la possibilità di riprendere il percorso dello scorso nella manovra di bilancio, ma anticipando i benefici a partire dal secondo figlio. Questo significa che i benefici che oggi sono riconosciuti dal quarto figlio in poi, dovranno scattare dal terzo figlio. E quelli riconosciuti a partire dal terzo figlio, partirebbero invece dal secondo.
ASSEGNO UNICO 2024, COSA PREVEDE OGGI
Per l' assegno unico lo scorso anno era stato riconosciuto un aumento del 50 per cento della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, portando l’extra mensile da 100 a 150 euro. Per le famiglie con tre o più figli, limitatamente ai bambini da uno a tre anni di età, era stato deciso l’aumento del 50 per cento dell’assegno, ma solo per i nuclei con un Isee massimo di 43 mila euro. C’è poi la maggiorazione dal terzo figlio in poi. Per ciascun bambino successivo al secondo è previsto un assegno più corposo tra 15 e 85 euro al mese a seconda dei redditi.
La prossima manovra dovrà introdurre gli stessi schemi, che invece potrebbero essere fatti scattare dal secondo e dal terzo figlio, invece che dal terzo e dal quarto. Tutto dipenderà dai costi che verranno quantificati e dalla disponibilità delle risorse.
ASSEGNO UNICO 2024, DECONTRIBUZIONE ALLE IMPRESE CHE ASSUMONO MADRI CON TRE FIGLI
Tra le misure in campo a supporto della natalità c'è anche uno studio annunciato dal vice Ministro all'economia Maurizio Leo che prevede una decontribuzione per le imprese che assumono donne madri di almeno tre figli. Si tratterebbe di uno sgravio di cui beneficerebbe il datore di lavoro in modo da spingere le imprese a dare lavoro alle madri di famiglie numerose. Altra misura sul tavolo è l’azzeramento dei costi per gli asili nido a partire sempre dal secondo figlio in poi. La misura dovrebbe almeno inizialmente andare a favore delle strutture aziendali, quelle che permettono maggiormente la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Lo scorso anno nella manovra era stato inserito un mese extra di maternità (o di paternità) pagato all’80 per cento dello stipendio. Le componenti centriste della maggioranza di governo hanno chiesto di replicare la misura, introducendo un ulteriore mese, sarebbe il sesto, pagato questa volta al 60 per centro della retribuzione.
ASSEGNO UNICO 2024, AIUTI PER IL SECONDO E TERZO FIGLIO
Sulle prossime politiche per la famiglia è intervenuta la titolare del Dicastero Eugenia Roccella, pronta a confermare che in manovra saranno importati aiuti per il secondo e il terzo figlio, e a promuovere la natalità e arginare il crollo demografico. Lei stessa ha spiegato che in Italia si registra solo il 30 per cento di famiglie con figli, mentre un altro 30 per cento è di famiglie monoparentali, con una serie di bisogni sui quali lo Stato dovrà far fronte e un 30 per cento di famiglie senza figli. Creare le condizioni idonee per fare figli e mettere su famiglia è l'obiettivo annunciato dalla ministra. Ad oggi il punto fondamentale è dare la possibilità alle famiglie italiane di fare il secondo figlio, quindi di mettere in campo provvedimenti specifici.