Assegno di inclusione, scadono i 18 mesi per 400 mila famiglie beneficiarie del sussidio. Da luglio è possibile presentare una nuova domanda. A giugno scadono i 18 mesi di erogazione per coloro che hanno iniziato a percepire il sostegno economico da gennaio 2024. Dal 1 luglio potranno richiederlo all’Inps per altri 12 mesi.
ASSEGNO DI INCLUSIONE, COME PRESENTARE LA DOMANDA PER IL RINNOVO DAL 1° LUGLIO
La platea di beneficiari che ha cominciato a percepire il sostegno economico da gennaio 2024, alla scadenza dei 18 mesi di durata del sussidio economico dovrà attendere un mese di sospensione per ottenere il rinnovo, concesso dall’Inps se saranno ancora in possesso dei requisiti.
La richiesta di rinnovo si può fare durante il periodo di sospensione, già da martedì 1 luglio, il riconoscimento dovrebbe arrivare il mese successivo oppure a settembre ma con gli arretrati maturati.
ASSEGNO DI INCLUSIONE, RIVOLGITI AL PATRONATO INAC PER PRESENTARE DOMANDA
La domanda può essere presentata online tramite il sito web dell’Inps, o tramite i patronati e i Caf. I beneficiari del sostegno economico, secondo l’ultimo report dell’Inps sull’Assegno di inclusione che risale al 31 dicembre 2024 sono poco meno di 760mila. L’importo medio mensile del beneficio nel 2024 è stato pari a 620 euro, con una maggiore concentrazione dei beneficiari nelle regioni meridionali, in linea con la precedente misura del Reddito di Cittadinanza che è stata sostituita con l’Adi.
Il beneficio economico è erogato, mensilmente, sulla carta di pagamento elettronica per un periodo continuativo fino a 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per periodi ulteriori di 12 mesi. Anche allo scadere dei periodi di rinnovo di 12 mesi è prevista sempre la sospensione di un mese.
ASSEGNO DI INCLUSIONE, I REQUISITI PER FARE DOMANDA
Per richiedere l’Adi, i nuclei familiari devono avere al loro interno almeno una persona minorenne, o con più di 60 anni, o con disabilità o seguita dai servizi socio-sanitari perché in condizione di grave svantaggio. La legge di Bilancio 2025 ha introdotto alcune modifiche all’Assegno di inclusione che innalzando le soglie dei requisiti economici richiesti, hanno ampliato la platea di beneficiari.
Per accedere all’Assegno di inclusione occorre avere un Isee in corso di validità di valore non superiore a 10.140 euro. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è fissata in 8.190 euro annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi. La soglia è aumentata a 10.140 euro se il nucleo familiare risiede in abitazione in locazione.
Tra i nuovi requisiti richiesti c’è la residenza in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo.
ASSEGNO DI INCLUSIONE AI WORKING POOR E ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA
L’Assegno di inclusione è garantito anche alle vittime di violenza di genere. Per poter accedere al beneficio è necessaria la presa in carico da centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni o dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita, anche a seguito di provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.
Il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico fino a un massimo di 3mila euro lordi annui. Quindi anche i cosiddetti working poor possono avere questo sostegno. Il reddito che va oltre questa soglia, viene considerato per determinare l’importo dell’assegno a partire dal mese successivo a quello della variazione.