Assegno di inclusione, Inps comunica le prime date utili di pagamento per chi ha sottoscritto il patto digitale. Come preannunciato dall'apertura della piattaforma il 18 dicembre scorso, partono ufficialmente le nuove misure di sussidio per gli ex percettori di Reddito di Cittadinanza e quanti abbiano i requisiti per presentare domanda ai nuovi strumenti di welfare.
L'Assegno di inclusione è destinato ai nuclei familiari in cui sono presenti "non occupabili", ovvero minori, over 60 o disabili. A loro si rivolge l'Istituto di Previdenza con la pubblicazione di un calendario delle scadenze per i pagamenti, che sono legati alla data di presentazione della domanda e all'esito positivo della sottoscrizione del Patto di attivazione digitale. L'apertura della finestra indicata a presentare domande risale allo scorso 18 dicembre: chi ha presentato la domanda tra questa data e lo scorso 7 gennaio riceverà il primo pagamento già dal 26 gennaio. Mentre il pagamento della seconda mensilità, sempre per questa prima tranche di percettori, arriverà dal 27 febbraio in poi.
ASSEGNO DI INCLUSIONE, IL CALENDARIO DEI PAGAMENTI
Per le domande presentate dopo il 7 gennaio, ma comunque entro la fine del mese, il primo pagamento arriverà il 15 febbraio. Quello relativo al mese di febbraio, invece, arriverà dal giorno 27 dello stesso mese. Chi presenterà la domanda a febbraio o nei mesi successivi, il calendario funzionerà allo stesso modo. Il primo pagamento sarà disposto dal giorno 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del patto di attivazione digitale, mentre i successivi dal giorno 27 del mese di competenza.
ASSEGNO DI INCLUSIONE, GLI ACCREDITI INPS IN PRESENZA DELL'ATTIVAZIONE DEL PATTO DIGITALE
Dal 26 gennaio l’Inps farà i primi accrediti per le domande di Assegno di Inclusione presentate dal 18 dicembre al 7 gennaio e comunque entro il mese di gennaio 2024, in presenza di Patto di Attivazione digitale (Pad) sottoscritto entro lo stesso mese e con esito positivo dell’istruttoria. Inoltre l'istituto di Previdenza informa che per poter accedere al beneficio è necessario presentare la domanda di ADI, effettuare l’iscrizione al Sistema Informativo di Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare. Ad oggi non tutti i cittadini che hanno presentato richiesta per l'Assegno di Inclusione hanno sottoscritto il Patto.
ASSEGNO DI INCLUSIONE, CHI SONO I BENEFICIARI
L’assegno è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:
disabilità;
minorenne;
con almeno 60 anni di età;
in condizione di svantaggio (grave disagio bio-psico-sociale) e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
I REQUISITI REDDITUALI E PATRIMONIALI
Il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di un Isee in corso di validità di valore non superiore a 9.360 euro oppure un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi. Questo parametro è pari a 1 per il nucleo familiare ed è incrementato fino a un massimo complessivo di 2,2 ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza la soglia di reddito familiare è fissata in euro 7.560 annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi.
Per poter percepire l’assegno il patrimonio immobiliare deve avere ai fini Imu un valore non superiore a 30.000 euro. Tale importo andrà calcolato decurtando dal patrimonio immobiliare complessivo il valore, ai fini Imu, della casa di abitazione. L’importo massimo detraibile per la casa di abitazione è pari a 150.000 mila euro. Il valore del patrimonio mobiliare non deve invece essere superiore a 6.000 euro, accresciuto di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. Questi massimali sono ulteriormente incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo.