Assegno di Inclusione, il Ministero del Lavoro modifica le istruzioni sulle convocazioni con i servizi sociali: 120 giorni dall'invio dei dati Inps al Comune. Con la nota n.6062 del 28 marzo scorso, il Dicastero guidato da Marina Calderone corregge le istruzioni sulle procedure delle convocazioni per quanti presentano richiesta di assegno di inclusione. Per evitare la sospensione dell'assegno si dilatano i tempi per le prime domande inviate. Il Ministero consente all'Istituto di Previdenza di recuperare oltre un mese di ritardo per l'invio dei dati ai Comuni.
ASSEGNO DI INCLUSIONE, I CORRETTIVI APPLICATI DAL MINISTERO
Per le domande di assegno di inclusione inviate fino al 29 febbraio 2024, la scadenza per il primo incontro dei richiedenti con i servizi sociali dei Comuni di residenza, fissata al massimo a 120 giorni, si calcola dal momento in cui Inps ha inviato i dati al Comune e NON, come dice la norma, dalla data della firma del Patto digitale.
L'intervento si è reso necessario a causa dell'invio in ritardo, da parte dell'Inps ai Comuni, dei dati delle domande, partite già dal 18 dicembre 2023 dagli interessati ma inoltrate solo a fine gennaio, più di un mese dopo. Per questa ragione i Comuni con più richieste non sono riusciti a predisporre gli appuntamenti obbligatori con i servizi sociali, nei tempi stretti previsti dal decreto n.48 2023.
Intanto è utile chiarire, come specifica la nota, che per le domande presentate a partire dal 1° marzo 2024 il termine dei 120 giorni per la convocazione e la conseguente presentazione al primo appuntamento decorrerà dal momento della sottoscrizione del PAD.
ASSEGNO DI INCLUSIONE, COLLOQUIO IN COMUNE OBBLIGATORIO PENA LA PERDITA DELL'ASSEGNO STESSO
Il Ministero ricorda che in ogni caso resta applicabile la decadenza dal beneficio in caso di mancata presentazione del nucleo ad una convocazione. Come preannunciato sopra, per le domande presentate a partire dal 1° marzo 2024, resta valido il termine di 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD, entro i quali i beneficiari sono convocati. In assenza di convocazione, devono presentarsi per il primo appuntamento presso i servizi sociali al fine di consentire la valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare.
ASSEGNO DI INCLUSIONE, VADEMECUM SULLE CONVOCAZIONI
Se entro 120 giorni non c'è stata convocazione da parte dei Servizi sociali, l’erogazione del beneficio viene sospesa, e puo essere riattivata a seguito dell’incontro.
se entro il 120 giorni invece c'è stata la convocazione da parte dei servizi sociali e il nucleo beneficiario non si presenta senza giustificato motivo, decade dalla misura, ovvero perde definitivamente il diritto all'assegno di inclusione ADI (articolo 8, comma 6, lettera a) del decreto-legge n. 48/2023).