Ape sociale e pensione ai precoci: domande all'Inps entro il 30 novembre. Dopo le chiamate di marzo e luglio, quella in scadenza il 30 novembre è l'ultima chiamata per presentare domanda per chi abbia maturato i requisiti per l'anno in corso dell'Ape Sociale oppure della pensione anticipata garantita ai cosiddetti precoci. Le domande all'Istituto di Previdenza potranno essere accettate soltanto sulla scorta delle risorse ancora disponibili.
APE SOCIALE E PENSIONE AI PRECOCI: ULTIMA CHIAMATA
Per chi ha maturato i requisiti nel 2023, il 30 novembre 2023 è la data limite entro cui chiedere l’Ape sociale oppure la pensione anticipata "precoci" all’Inps. In entrambi i casi, qualora siano residuate le risorse stanziate, è possibile fare domanda per fruire di uno dei due sistemi di pensionamento anticipato.
Nel caso specifico non spetta Quota 103 (non ci sono i 41 anni entro il 2023) e la pensione ai precoci potrà essere chiesta l’anno prossimo. È invece possibile presentare domanda per l’Ape sociale.
PER CHI E' PREVISTA L'APE SOCIALE
L’Ape sociale 2024 rientra tra le misure che garantiscono un’uscita anticipata dal lavoro grazie ad un’indennità a carico dell’Inps, riconosciuta sino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento ottenuto anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.
Riconosciuta previa domanda all’Inps, l’Ape è subordinata ad una serie di requisiti anagrafici, contributivi e di condizione personale.
Tra i requisiti previsti, bisogna
1. avere almeno 63 anni d'età;
2. possedere una determinata anzianità contributiva di almeno 30 anni che sale a 36 per la categoria degli addetti ai lavori gravosi;
3. avere la residenza in italia;
4. avere cessato il rapporto sia dipendente che autonomo;
5. rientrare in una delle categorie specificate (vedi in seguito)
APE SOCIALE E PENSIONE AI PRECOCI
I tratti specifici riguardano le attività gravose, il fatto che si tratta di una forma di accompagnamento alla pensione di vecchiaia che subentrerà all’Ape sociale al 67° anno di età e infine che fino a tale momento il trattamento non potrà superare (se più elevato) la somma di 1.500 euro mensili lorde non rivalutabili. L’Ape sociale, fino all’età pensionabile, è cumulabile in parte coi redditi di lavoro.
LA PENSIONE ANTICIPATA AI COSIDDETTI PRECOCI, CHI SONO
La pensione ai precoci è una forma di pensione anticipata vera e propria che spetta a chi ha accreditato almeno 12 mesi di contributi effettivi prima di compiere il 19° anno di età. Si perfeziona con almeno 41 anni di anzianità contributiva senza alcun limite di età,
è pari al trattamento maturato senza tetti massimi ed è incumulabile (pena la sospensione) coi redditi di lavoro.
APE SOCIALE E PENSIONE AI PRECOCI, QUALI SONO LE CATEGORIE PER CUI E' POSSIBILE FARE DOMANDA
Le due tipologie si rivolgono a categorie specifiche di soggetti che hanno difficoltà a restare o reinserirsi nel mercato del lavoro. Oltre ai requisiti sopra esposti, l'Ape Sociale o la pnesione ai precoci spetta se ricorrono certe condizioni. Tra queste troviamo:
1. status di ex disoccupato che ha concluso tale status acquisito per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale dopo la procedura di conciliazione preventiva presso l’ispettorato (in caso di licenziamento di lavoratori assunti prima del 7 marzo 2015 per giustificato motivo oggettivo nelle imprese con più di 15 dipendenti), o per scadenza del termine del rapporto di lavoro a condizione che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi. In caso di lavoratori precoci devono invece trascorrere almeno 3 mesi dalla conclusione della disoccupazione;
2. status di caregiver che assiste, al momento della richiesta del riconoscimento del diritto di accesso, da almeno sei mesi (continuativi) il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave o di 2° grado a certe condizioni;
3. status di assicurato con una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore e uguale al 74%.
In tutti e tre i casi precedenti è necessario possedere, ai fini dell’Ape sociale, almeno 30 anni di anzianità contributiva.
4. status di addetto ai lavori gravosi che o ha svolto una o più delle professioni elencate a parte per almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette attività, con un’anzianità contributiva di almeno 36 anni che si riduce a 32 anni nel settore edile e della produzione di ceramiche.